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La meravigliosa fioritura dell'Albero di Giuda in Valnerina

Creato il 20 aprile 2015 da Berenice @beneagnese

Chi in questi giorni transiterà per la Valnerina, non potrà fare a meno di notare la meravigliosa fioritura primaverile del cercis siliquastrum, meglio conosciuto come Albero di Giuda. Immaginate una nuvola di colore rosso-lilla che copre ininterrottamente i bordi della strada e del fiume Nera, concentrandosi in particolare nel tratto di territorio che va da Castel San Felice a Piedipaterno, insinuandosi in salita verso l'abitato di Vallo.

Il siliquastro da queste parti cresce spontaneamente e regala ogni anno, nella prima metà del mese di aprile un imperdibile spettacolo della natura. Le abbondanti inflorescenze, direttamente attaccate ai rami, creano contrasti emozionanti di colore con le foglie verde chiaro delle altre gemme appena schiuse o con i rami bianchi e rosa dei meli, dei ciliegi e dei pruni.

Gli abitanti della zona danno un nome particolare alla pianta chiamandola putio o putria e ne ricordano l'uso che in altri tempi ne faceva l'economia rurale.

I fiori non ancora sbocciati erano considerati un ottimo pasto per le capre da latte, per via dell'alta componente zuccherina contenuta nel calice che rendeva il prodotto della mungitura ancora più gradevole al gusto. Persino i bambini amavano suggere il nettare allungandosi a staccare i rametti più a portata di mano. Finita la fioritura e spuntate le foglie rotonde, gli agricoltori tagliavano le punte dei rami teneri componendole in fascetti da posare nelle mangiatoie degli animali di grossa taglia.

Nel paese di Castel San Felice di Narco, intorno al siliquastro, gli abitanti avevano creato un'industria redditizia: con il legno confezionavano a mano cannucce per le pipe, ancora oggi molto ricercate dagli intenditori.


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