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La metro di Palermo in mano a Cosa Nostra. Ma le Ferrovie non bloccano i lavori

Creato il 18 aprile 2012 da Andreaintonti

La metro di Palermo in mano a Cosa Nostra. Ma le Ferrovie non bloccano i lavori

foto: livesicilia.it

Questo articolo lo trovate anche su InfoOggi.it http://www.infooggi.it/articolo/la-metro-di-palermo-in-mano-a-cosa-nostra-ma-le-ferrovie-non-bloccano-i-lavori/26802/
Palermo, 18 aprile 2012 – I lavori della metropolitana di Palermo sono in mano a Cosa Nostra (ne avevamo parlato, per quanto riguarda il passante Brancaccio-Carini, a gennaio[1]), ma per Rete Ferroviaria Italiana – gruppo Ferrovie dello Stato – «non è conveniente interrompere i lavori», anche se questo significa palesemente finanziare la mafia, alla modica cifra di 464 milioni di euro, cifra – decurtata di un quarto dagli iniziali 599 milioni di euro – messa adesso a disposizione di S.i.s. Spa (alla cui porta molti politici di entrambi gli schieramenti hanno bussato per ottenere posti per parenti ed amici), Geodata spa e Sintagma, ditte dell'Associazione temporanea di imprese “Nodo di Palermo s.c.p.a.” che ha subappaltato alle società organiche a Cosa Nostra.
Nonostante la «sussitenza di tentativi di infiltrazioni mafiose» (come si legge in un documento stilato dall'azienda e messo a disposizione dal quotidiano “Repubblica”[2]) dunque, i lavori andranno avanti come prima, come se quelle aziende fossero “pulite”.
I lavori andranno avanti nonostante Andrea Impastato, che prima di essere arrestato – come scrivevamo già a gennaio - attraverso la “Prime Iniziative” e la “Medi Tour” ha fatto in tempo a fornire il calcestruzzo, lo stesso di cui chiedeva Salvatore Lo Piccolo, “il barone”, a Provenzano in quel pizzino che fece poi scattare le indagini. E si continuerà a lavorare nonostante le trivellazioni sono state affidate ad una ditta legata al boss di Prizzi Tommaso Cannella e nonostante gli stretti legami emersi nel corso delle indagini tra boss e funzionari del consorzio che gestisce i lavori – ed i soldi – di quello che è attualmente il più grande appalto palermitano.
«Il recesso del contratto comporterebbe la perdita dei finanziamenti europei, l'inasprimento dei disagi che la popolazione residente è chiamata a sopportare con i cantieri aperti, oltre che la conseguente necessità di mettere in sicurezza le tratte interessate dai lavori» ha scritto nella delibera l'ingegner Andrea Cucinotta, referente del progetto per le Ferrovie.
Come dice il vecchio adagio “lo spettacolo deve continuare”. Per le Ferrovie anche l'appalto.

Note

[1] http://senorbabylon.blogspot.it/2012/01/metropolitana-di-palermo-silurato-il.html;
[2] Il documento dell'ingegnere Cucinotta, repubblica.it, 15 aprile 2012

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