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La mia dignita’ non e’ in vendita

Creato il 13 febbraio 2011 da Barbarabarbieri

LA MIA DIGNITA’ NON E’ IN VENDITAHo sempre avuto alto e profondamente radicato il senso della mia dignità e del mio valore come donna. Forse è per questo che oggi non scenderò in piazza a rivendicarlo. Non  sento il bisogno di gridarlo al mondo. Sono io la prima a crederci da sempre con grinta, con coraggio, con forza di volontà da sola per me stessa e per tutto il genere femminile. Del resto nella storia per le donne è sempre stato così, erano le prime a credere nel loro valore contro ogni evidenza e contro ogni circostanza politica e sociale, da Artemisia Gentileschi fino a tutte quelle donne che si sono rimboccate le maniche nelle fabbriche e che hanno portato avanti intere nazioni nei due conflitti mondiali come e meglio degli uomini e in condizioni ben più critiche. Mi dispiace per Alba Parietti, la regista Comencini,  Isabella Ferrari e tutte le altre che saranno in piazza oggi,  ma faccio volentieri a meno della vostra patente di autorevole certificazione per affermare e difendere la mia dignità di donna e di persona.  Credo di difenderla con le unghie e con i denti ogni giorno, così come lo credo delle molte donne comuni che incontro ogni giorno. Quelle donne che credono e aspirano ad un rapporto veramente paritario con l’universo maschile. Non ci piace il machismo e il gallismo all’italiana , ma mon ci piace nemmeno la furba e caritatevole benevolenza che molti maschi intellettualmente “illuminati” vorrebbero riservarci. Insomma non ci piacciono le pacche sul fondo schiena, ma ci disgustano altrettanto le pacche di finta benevolenza e condiscendenza sulle spalle. Le mie spalle stanno ben dritte e la testa è alta e fiera anche senza la vostra “pelosa” e caritatevole comprensione. Da questa posizione ho sempre guardato il mondo e devo dire che ho avuto spesso la fortuna di incrociare sguardi maschili puliti , sinceri e davvero alla pari. Non cadrò nella trappola di chi oggi applaude alle donne perché loro stesse si dividano e si diano da sole la patente di sante o puttane. Cerco un rapporto alla pari e una dignità riconosciuta agli esseri umani in quanto tali, non un giudizio di beatificazione sul comportamento di qualcuna e di disvalore su quello di altre. Non permetterò inoltre a certi uomini così piccoli e inutili di nascondersi sotto la sottana delle donne e delle loro battaglie per fare qualcosa che in venti anni non sono stati capaci di fare: battere politicamente Silvio Berlusconi.  Questa è la storia di una donna fiera e consapevole della propria dignità femminile che oggi non scenderà in piazza e non griderà contro un uomo per difendere i principi in cui crede da sempre. Scenderò invece in piazza sempre a difendere il corpo delle donne, quando queste sono o saranno massacrate dagli uomini con la scusa della religione per imporre una violenza senza fine e voi care signore che scendete in piazza oggi farete altrettanto o resterete immobili a guardare nell’indifferenza totale  come avete fatto fino ad oggi?

Barbara Barbieri,  Milano 13  febbraio 2011


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