Ogni libreria che si rispetti ha la sua storia. Con questi post ho deciso di raccontarvi la storia della mia piccola creatura in continua espansione (per la mia gioia!).allora, ecco qua la prima parte della mia libreria: è un angolo in cui alcuni dei miei libri preferiti si incontrano con vere e proprie ciofeche e a libri che, mea culpa, non ho ancora letto!
Spiccano le produzioni
Absolutely Free, libri scritti da fantastiche scrittrici italiane che ho avuto modo di apprezzare grazie alla collaborazione con l'editore. L'unica nota stonata "
Io sono Max": libro molto carino sull'omosessualità femminile, la cui recensione è scomparsa dal Diario in seguito ad una divergenza inconciliabile con l'autrice! Quanti ricordi in questo pezzetto di libreria..A livello di ciofeche abbiamo "Crank", libro che ho odiato con tutta me stessa vero e proprio insulto alla vera poesia che possiamo, invece, trovare ne "
I fiori del Male" di
Baudelaire, semplicemente un capolavoro. il primo incontro con Baudelaire avvenne in una fredda giornata invernale, seconda ora di lezione del mattino, Letteratura. Il prof di italiano di seconda superiore stava parlando della
Divina Commedia di
Dante, che io trovo terribilmente noiosa (solo l'Inferno mi piace, lo ammetto) ed io, sotto il banco cercando di combattere la noia, sfogliavo un libro prestatomi da un'amica. Lessi per pura fatalità l'
Albatros: da quel momento diventai una Baudelaire dipendente.Tra i miei preferiti di questa mensola, spiccano
Carmilla ed altri racconti di
Le Fanu (qui la recensione de "Il testamento del gentiluomo Toby),
Pulp di
Bukowski,
Romeo e Giulietta di
Shakespeare (la versione con il testo inglese a fronte è la mia preferita!), e
Solo con un Cane della
Masini. "
Le mille ed una notte" ha una storia a sè. Avevo scovato una delle mie solite occasioni "
da grande affarista", ovvero questa edizione
Fabbri a 3,50€ a copia. Dato che non sono in grado di resistere a grandi classici a questo prezzo, decisi di comprarne non una ma
due copie, dato che, da li a pochi giorni, sarebbe stato il compleanno di mio fratello ed avevo un disperato bisogno di fargli un regalo economico. Chiaramente mio fratello non ne ha mai letto neanche una pagina ed io, sconvolta dalla curiosità, lessi le prime pagine e la fine, tralasciando tutti i racconti. é che volevo sapere se la storyteller sarebbe morta o meno..!Questione "
Due di due": il mio prof di Fisica del liceo aveva speso parole incredibili per questo romanzo, dicendomi anche "dato che conosco l'autore e questa è la storia della sua vita, anche io appaio, seppur brevemente in questo romanzo". Dato che io sono la solita credulona sono corsa in libreria per comprare questo libro inutile che, in realtà, non aveva nemmeno una parola riservata al prof di fisica.
Grazie: una di quelle esperienze che ti segnano nel profondo e ti fanno pensare quella ventina di volte prima di prendere un libro "
assolutamente consigliato".Il mio caro
Kafka, invece, ha un posto tutto suo nel mio cuore: non per tutta la produzione ma per la sola "
Metamorfosi", un racconto incredibile.Adoro la carnalità dei latini, e
Sepulveda non poteva rientrare nella mia libreria, anche se figura tra i belli ma non splendidi. Anche se ho sempre pensato a
Glenn Duncan come ad un maniaco pervertito, date alcune scene raccapriccianti di sesso tra due lupi nel suo L'ultimo lupo, ammetto che questo libro mi è piaciuto assai, perversioni escluse, si intende.
Sete, invece, si è rovinato con il finale, troppo frettoloso mi ha lasciato, scusate lo stupido gioco di parole, "assetata", la gola terribilmente arsa.Tra i non letti ci sono due categorie: quella dei libri non letti causa noia letale dopo le prime due pagine (o righe, dipende dal punto di vista) e quelli non letti a causa di dimenticanza mia.Nella prima categoria, quella noia, rientrano "
il partigiano Johnny" e quell'abominio, quinta essenza della noia più totale, prefigurazione di quello che, ai giorni nostri, sarebbe diventato il movimento EMO, di
Ultime lettere di Jacopo Ortis, libro che mi da l'orticaria al solo pensiero di stringerlo tra le mani. Era stato il mio prof di letteratura fissato con Dante a costringermi a leggerlo imponendomi poi una dannata recensione a fine processo. Ho letto le prime pagine e, non appena la noia, la depressione, lo stress, la nausea e la voglia di tornare indietro nel tempo per impedire a quel nullafacente di Foscolo di scrivere questo romanzo, si sono prepotentemente affacciate sulla mia anima, ho acceso il computer, digitato
wikipedia sulla pagina iniziale di internet ed ho creato una recensione con quelle poche info che avevo trovato. e che caspita, non sarei riuscita a leggere una pagina di più di quello che, il mio prof, definiva un capolavoro.Nella seconda categoria, invece, rientra l'
Amleto di
Shakespeare (uno degli obiettivi di quest'anno è leggerlo), la
Casa degli spiriti della
Allende (problema: ho visto il film dopo aver comprato e non letto il libro, ergo, il mio desiderio di leggerlo è diminuito esponenzialmente), e
Alice nel paese delle Meraviglie di
Carrol (altro libro da leggere quest'anno).Non ricordo assolutamente nulla di
Oceano Mare (pur sapendo di averlo effettivamente letto) e
Cime Tempestose si batte per il titolo di "libri della vita" contro
Orgoglio e Pregiudizio della grandissima
Austen!
e voi signori? ne avete qualcuno? oppure siete fan di Foscolo e volete crocifiggermi per le mie parole?Bacio a tutti e buon weekend!