La mia Roma.

Da Costantino Posa
Tanto attesa, Roma città eterna col viso a terra
sui ciotoli dell'appia antica.
I fori romani, quelli miei dei pantaloni
dopo un volo in picchiata.
Bella Roma, tanto desiderata,
tanto amata e con la pioggia tanto odiata.
Mai tranquilla, mai caotica, soltanto mai visitata.
Ci mancava la tripla, quella di via urbano,
cercata e ricercata invano.
E poi, quella voce di un terzo mondo,
la manderei fuori dal mappamondo.
Là a spalare il vento e fumo
assieme ai suoi inutili dormienti.

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