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La Mia Settimana con Marilyn

Da Gloutchov
La Mia Settimana con Marilyn Su Marilyn Monroe è stato scritto praticamente di tutto. Su di lei sappiamo praticamente ogni cosa. Ci si può chiedere, allora, che scopo abbia questo ennesimo libro che va ad arricchire la già immensa bibliografia dell'attrice. Ed è, in effetti, una buona domanda!
La Mia Settimana con Marilyn è l'estratto di un diario. Colin, un ragazzo di 23 anni, si trova a lavorare come aiuto regista in una pellicola che mette a confronto due mostri sacri della nobile arte. Laurence Olivier, grande attore di teatro, e Marilyn... una vera Diva Hollywoodiana. L'incontro tra queste due grandezze è difatti uno scontro epico dove la ragazza sembra avere la peggio. Instabile, consigliata da un entourage che bada solo a non perdere la "gallina dalle uova d'oro", insicura, Marilyn trova in questo ragazzo un'amico e una valvola di sfogo. Colin, dal canto suo, fa di tutto perché il film possa andare avanti, è il suo primo lavoro e non vuole perderlo! Però è... ovviamente... infatuato della incredibile Marilyn, e per questo ne diventa (suo malgrado) complice.
Si vede lontano un chilometro che questo libro è un diario. E' scritto come un diario. E' ricco di commenti personali, di giudizi, e spesso i fatti cadono in secondo piano, tanto che la stessa Marilyn compare come un personaggio di secondo piano. Nel diario si nota tutta l'inesperienza di Colin Clark in questo suo primo incarico cinematografico. La Diva appare con una profondità altalenante e... ciò è probabilmente dovuto a come Colin vive l'esperienza incredibile che gli viene offerta. E' un libro che incuriosisce, ma delude. Certo non ci si possono aspettare degli scoop mai rivelati prima... è una sorta di umana avventura, una dolce esperienza, e una delicata rappresentazione di Marilyn.
Ecco... è la prima volta che mi capita, ma il film è venuto meglio del libro da cui è tratto. Non perché il libro abbia difetti evidenti, piuttosto perché è più equilibrato, e forse perché l'incredibile interpretazione di Michelle Williams ha reso davvero viva Marilyn Monroe... cosa in cui il libro non riesce, se non a tratti. Ma non ci si può aspettare questo, visto che è il diario di Colin Clark, e non di Marilyn. Il libro parla di Colin Clark, non della Diva, per quanto essa faccia parte della storia. Ecco... nel film si parla di Marylin e Colin... e questo dona alla vicenda molto più equilibrio e spessore.

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