quando la ragazza del piano di sotto inizia a suonare la micia si mette sul pavimento, nel punto dove la musica arriva meglio.
si appoggia con la pancia sul legno e rilassa le zampe.
socchiude gli occhi, si gode il pianoforte che arriva sottile attraverso le fessure centenarie del solaio.
quando la ragazza si sbaglia la gatta sembra disturbata, come delusa, o arrabbiata che si maltratti chopin.
ieri la gatta ha iniziato a miagolare fortissimo, si è lanciata verso la porta, ha provato a graffiarla, ha saltato verso la serratura come per provare ad aprirla.
per capire cosa volesse combinare mi sono rassegnata e ho aperto.
la gatta ha corso al piano di sopra.
un nuovo inquilino suona il pianoforte.
stava suonando yann tiersen, la valse d’amelie.
la gatta è scappata di casa, per andarsi a mettere davanti alla sua porta.
sono stata un po’ gelosa, io non so suonare il pianoforte.
le metterò qualche cd di musica, ho pensato.
a volte giro per casa e fischietto quel che più mi passa per la mente.
la gatta mi viene dietro e miagola come una pazza.
protesta vivacemente per lo scempio che faccio della melodia.
dovrò sentire il professor gattonis se esiste un corso di pianoforte per micie melomani…