Spaccatura? CERTO! E' l'unica soluzione che vi resta per salvare il salvabile di questa destra camuffata da sinistra, con tanti, troppi camerieri targati "opposizione interna" che fin qui si sono accontentati di raccogliere le bricioline che il Bischero di Frignano lasciava generosamente cadere sotto il tavolo. O vi rialzate voi, o vi lascimao con la Serracchiani, con LadyLike Moretti, con Topa Gigia, con Renzi, con Angelino&Silvio, con la Pinotti, ed emigriamo altrove. Dove? Ovunque, ma non nella stessa carrozza con questi cascami della prima repubblica, e con questo "Nuovo Che Avanza", nel senso che è disutile, cresce, avanza, è da buttare nel cassonetto dell'umido. Ultima chiamata...
Tafanus
Tira aria di scissione nel partito democratico dopo lo strappo consumato in mattinata tra la maggioranza di Matteo Renzi e la minoranza. “Renzi lo sa benissimo: c’era una possibile mediazione sull’Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall’unità del Pd”, ha risposto Pierluigi Bersani al giornalista sulla spaccatura dentro il Pd sulla riforma della legge elettorale. “Dare del parassita a Corsini, Gotor, Mucchetti, è pericoloso. E’ gente per bene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto, è finita”.
Il maxi-emendamento Esposito che segna un deciso passo avanti verso l’approvazione dell’Italicum è stato approvato al Senato e 140 esponenti della minoranza interna del Partito Democratico sono in riunione nella sala Berlinguer di Montecitorio. Tra i presenti, oltre a Pier Luigi Bersani, ci sono Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Stefano Fassina, Sesa Amici, Francesco Boccia, Miguel Gotor, Corradino Mineo, Nico Stumpo, Cesare Damiano, Francesco Russo. E’ presente anche il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza. “Non è una riunione di corrente, è una riunione di partito”, ha ironizzato Giacomo Portas (Fonte: Il Fatto)
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