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La misura del linguaggio

Creato il 16 febbraio 2012 da Vsgaudio @vuessegaudio

La misura dell’avventura, il fantasmairreprimibile
La misuradel linguaggio per quell’ineffabile sfuggito al silenzio mistico della donna diChambéry al reading dei “Piaceri Singolari” di Mathews ha l’esattezza della suasingolarità, nota musicale o semplicemente unica cloche che verrà risuonata unasola volta attribuendo così un senso alla sorpresa, a quella repentinità.Il Grand Carillon di Chambéry erige,fa ripetere più volte, l’ineffabile, dicendo che il senso deve essere svelato ela profondità resa pubblica, correlata alla simulazione.Di fronte all’evento, l’istante H, il Mu buddista, il satorizen, l’avventura accade, come dice Barthes, più al linguaggio che al soggetto.L’infinito del mondo, che è nellaquantità, nella dispersione e nella brevità di haiku, sta nel tempo degli haikuche non ha mai un soggetto definito: quel reticolo di gemme che è il corpocollettivo degli haiku è questo reticolo di piaceri che è il corpo collettivodelle donne di Chambéry, in cui ciascuna gemma rispecchia tutte le altre senzamai che si possa afferrare un centro, un nucleo primario d’irradiazione, unarchetipo, che, sì, è costituito dal vuoto speculare di quella donna che svelòle modalità o alcune modalità del suo désir o del suo quadro fantasmatico mache, non avendo un’identità esplicita, come non lo ha il fantasma di chiscrive, pur avendolo costituito dallo specchio dei vari bonheur avuti, dei variistanti H: sarà la totalità dellealtre donne di cui questo soggetto che scrive non è mai altro che il luogo dilettura.Lassù, al mercato, in strada, in unbar, in un negozio, in un treno, in un autobus, avviene sempre qualcosa.Questo qualcosa è di ordine infinitesimale, sono avventure dell’anima, lacui accumulazione durante un tempo in determinati angoli stagionali provoca unasorta di ebbrezza erotica che non ha mai niente di pittoresco né di romanzesco.Ciò che queste avventure offrono allalettura è la fermezza della traccia, senza sbavature né margini, scrittura alla prima di corpi in cui il Bonheur inqualche modo ti ha urtato o che in qualche modo finirà con l’essere ripetutoun’altra volta e allora sarà il fantasma irreprimibile,che, senza abbandoni o rimpianti, tentativi di correzioni impossibili, siesprimerà semplicemente, e semplicemente sarà Bonheur.Lassù io non sono un visitatore, sonoun lettore.Del piacere singolare che si stafacendo.O si sta facendo fare.O che si farà fare.Ogni samedi il Grand Carillon annunciaper i due Angelus che la disseminazione del Bonheur è stata fatta.Buona lettura!
La misura del linguaggioda: La misura del linguaggio  
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