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La morte del giornalismo tra gossip e non notizie.

Creato il 06 agosto 2011 da Andreakur
In questi giorni stiamo assistendo a ciò che effettivamente produce oggi l'informazione televisiva italiana, cioè rabbish. Grandi telegiornali commissionano ad inviati di grido, a firme arcinote, "pezzi" di puro gossip per sapere se la Pellegrini sta con l'altro nuotatore, Magnini (e qui fioccano domande ad entrambi), e come è andata a finire la love story con l'ex Marin (e qui caccia microfonata al diretto interessato per "scovarne" il dolore o il rimpianto). Siamo in casa Rai, 1 e 2, ovviamente. Poi però tanto per par-condicio, ecco il Tg5 introdurre nei servizi principali, delle abominevoli non-notizie, un po' come fa Minzolini per dipingere un Paese che non c'è omettendo le vere notizie. Ovvero la "corsa all'oro" in Italia, il divieto di mangiare carne d'orso e altre amenità, degne di un Paese da terzo mondo. E come informazione lo siamo davvero. Perchè in un Paese serio anche l'informazione è seria, non così frivola e stupida. La storiella che giornali e tivvù fanno quello che vuol la gente è un alibi per non prendersi la propria vera responsabilità, quella di educare la gente a leggere articoli più interessanti e culturali (che ce frega del parere della moglie di quel calciatore o della nonna del bambino prodigio?).

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