Magazine Diario personale

La Morte Non Sa Leggere – Ruth Rendel

Da Romina @CodicediHodgkin

L’assassina è Eunice Parchman, la governante. E’ lei che ha ucciso la famiglia per cui lavorava a colpi di fucile. Lo ha fatto perché avevano scoperto il suo segreto: è analfabeta e non tollera che qualcuno lo sappia.

Ecco qui, ho spiattellato subito il nome dell’assassino, l’arma del delitto e il movente. Eppure non ho assolutamente rovinato il finale. Queste informazioni sono già tutte presenti nella prima pagina di questa sorta di giallo al contrario. Al contrario perché si parte dal delitto e si leggono i fatti a ritroso fino a tornare al presente per chiudere il cerchio. Al contrario perché per una volta il protagonista non è il detective, ma è l’assassina. Un assassina del quale si entra anche un po’ nell’ottica. Di cui si spiegano i meccanismi mentali. L’angoscia di voler a tutti i costi nascondere il proprio analfabetismo in un mondo in cui non si può parlare dieci minuti senza arrivare a dire “ieri ho letto”, “tizio ha scritto”, “il giornale diceva”, la totale alienazione dal mondo sin dalla prima infanzia, accresciuta dal fatto di non aver mai avuto un televisore (il romanzo è ambientato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80) l’incapacità non tanto di distinguere il bene dal male, quanto di vedere il male nel male…

La storia, dicevo, nelle ultime pagine si riallaccia all’inizio del racconto e veramente fino all’ultimo non si sa, né si può immaginare più di tanto, quale sarà il destino di Eunice.

Io leggo moltissimi noir, gialli e thriller, ma era parecchio che non trovavo un giallo così particolare, mi è veramente piaciuto!

Apro e chiudo parentesi: gli ultimi tre libri che ho letto sono stati “cadaveri innocenti”, “carne e ossa” e “la morte non sa leggere”. Sul mio Kindle, in attesa di essere letti, ci sono “corpi freddi”, “morte di lunedì”, “il villaggio degli innocenti”, “ceneri”, “resti umani” e “viaggio fatale”. Io credo che a questo punto si possa tranquillamente ammettere che ho un problema…

 


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