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La mostra delle atrocità ft la speculazione.

Creato il 03 agosto 2011 da Ippaso

Ultimamente si sente ripetere da politici e giornalisti che l’Italia è solida, ma che dei farabutti stanno “speculando” sui titoli italiani (in particolare sui titoli di Stato) facendo il bello e il cattivo tempo secondo il ritmo delle loro vendite, dei loro acquisti e della loro attività sessuale.

Vorrei ricordare a sta gente che gli speculatori sono LORO stessi. Anche se si lamentano della speculazione finanziaria, Berlusca e soci (e qui includo anche i politici di sinistra, e anche i vari ammaniconi politici e apolitici di tutto il mondo) non possono non ammettere che la razza umana che specula è proprio la loro razza borghese. Sono i loro amici, i loro compagni di scuola, i loro colleghi di partito, loro stessi, a fare la parte del leone nel mercato azionario (del resto sono loro ad avere la gran parte dei soldi). Mica io! (mai investito un euro su una azione in vita mia). Scommetto che quelli che piangono poi fottono (ovvero che a telecamere spente comprano, vendono, scambiano azioni come se fossero figurine di Rivera e Mazzola).

Vorrei infine mostrarvi gli ultimi tre mesi di FTSE Mib, che raccoglie le principali azioni quotate alla borsa di Milano:

mib, andamento ultimi tre mesi. c'è crisi?
L’immagine è tratta dal sito della borsaitaliana, io ho semplicemente aggiunto la retta in rosso. Vedete, chiaramente negli ultimi 3 mesi le azioni italiane son sempre precipitate alla stessa velocità. Nell’ultime settimane non c’è stato alcun crollo improvviso dovuto a una qualche speculazione, anzi abbiam visto dei balzi in alto (questi sì dovuti a speculazioni o a piccoli attimi di fiducia del tipo “sì, ora ha certamente toccato il fondo, non posson che risalire”).

E ora qualcosa di completamente diverso:

Clamoroso: la fidanzata di Berlusconi esiste

Mi viene in mente un paragone che trovo clamorosamente calzante.

Sto proprio in questi giorni leggendo La Mostra delle Atrocità (del 1970) di Ballard. In uno degli ultimi capitoli  l’autore racconta di come negli anni ’90 (durante una immaginata terza presidenza Reagan) ci sia stata la Terza Guerra Mondiale senza che gli Americani avessero notato nulla (è chiaramente tutto inventato). A proposito di Reagan Ballard afferma che tutti ricordavano con simpatie le sue gaffe e i piccoli gesti che rivelavano la sua inettitudine. Il Presidente quando ottenne il terzo mandato era talmente anziano da avere solo pochi minuti al giorno di lucidità. Ballard allora ci informa del fatto che le televisioni (per rassicurare i cittadini/spettatori) iniziarono a non parlar d’altro che della salute fisica e psichica del Presidente, con regolari bollettini. L’identificazione fra il Presidente, il pubblico e gli schermi televisivi era pressoché completa. E le notizie della Terza Guerra Mondiale, del crollo delle borse, delle guerre civili nei Paesi asiatici dell’Unione Sovietica, del tentato colpo di stato in Pakistan, finirono relegate in fondo a rari giornali.

Tale e quale.



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