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La mostra di Andy Warhol a Palazzo Reale

Creato il 31 gennaio 2014 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Il 24 Ottobre si è aperta a Palazzo Reale di Milano la mostra dedicata ad Andy Warhol, l’artista padre della Pop-Art. Il percorso espositivo è completamente dedicato al maestro e si compone delle opere appartenenti ala collezione privata di Peter Brant, uno dei più importanti ed illustri collezionisti di arte contemporanea nonché amico intimo dell’artista. Nella mostra sono esposte 150 opere fra tele, fotografie, serigrafie, sculture e persino Polaroid scattate da Warhol durante i suoi famosi party e mai viste prima in Europa.

I visitatori sono accompagnati attraverso tutte le fasi artistiche di Warhol, dai primi esperimenti eseguiti mentre svolgeva ancora il lavoro di grafico presso importanti riviste di moda, fino alle sue ultime opere, passando per le famose tele-icone delle star, come Liz Taylor, Marilyn Monroe e Mao Tse-Tung.

shot light blue marylin andy warhol

Se Warhol ha raccontato la storia degli anni sessanta, Palazzo Reale vuole raccontare la storia di Andy Warhol.

Una cosa è subito evidente passeggiando lungo le sale espositive: Warhol voleva rappresentare la sua realtà, gli anni sessanta, caratterizzati da industrializzazione ed omologazione, che fanno ancora parte della nostra società. Se deciderete di guardare la mostra accompagnati dall’audio guida fornita con l’acquisto del biglietto, sarete accompagnati dalle spiegazioni che Warhol stesso fece delle sue opere. Lui non voleva fare Arte, quella che per molti secoli è stata riservata solo a pochi: Warhol voleva fare la Pop-Art, l’arte del popolo, quel tipo di arte che mette nero su bianco che la Coca-Cola che beve il barbone all’angolo della strada è la stessa lattina che il presidente Kennedy consuma con la sua famiglia. È l’arte che si rivoluziona, che mette in mostra il quotidiano, senza troppi concetti dietro una rappresentazione: “Un barattolo di zuppa Campbell è semplicemente un barattolo di zuppa Campbell“. Da ex grafico pubblicitario, Warhol conosceva bene tutte le fasi che permettono ad un prodotto di diventare famoso e ambito e lui, nelle sue opere, si concentra sull’immagine già consumata dal pubblico ed entrata a far parte delle abitudini della gente, attingendo da linguaggi e contenuti prelevati dalla cultura “bassa”.
Come diceva Jean Baudrillard: “È difficile parlare di Warhol, perché infondo non c’è niente da dire”. Warhol è in grado di lasciarci a bocca aperta davanti a noi stessi, al nostro quotidiano e a quello che siamo.
Con questa mostra, che terminerà il 9 Marzo, Palazzo Reale ci da l’opportunità di conoscere un artista che ha caratterizzato l’epoca moderna. Un uomo che è riuscito a mettere in mostra la contemporaneità.

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