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La narrazione tornerà alla narrativa?

Da Marcofre

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Dopo il mio post sul perché Batman è più efficace di Tolstoj, mi sono però domandato se esiste un modo (oppure più modi), perché la narrazione torni a essere in mano alla narrativa. Magari non completamente, perché non si può “spegnere” la concorrenza, certo. Come ho già scritto in precedenza, di buoni romanzi ce ne sono eccome. Penso a “Il funerale della balena” di Gian-Andrea Rolla (editore i Sognatori), che è vecchio di qualche anno ma dimostra una bellezza a tutta prova.
Però il centro della scena è occupato da altro. L’ebook, e l’auto-pubblicazione, assieme agli editori chiamati a tornare alle origini (fare gli editori invece dei piazzisti), hanno il potere di invertire la rotta?
Boh!

Scrivi e basta!

Non puoi pretendere che il sottoscritto sia davvero in grado di rispondere. Qui ci vorrebbe un profondo conoscitore dell’editoria italiana, della letteratura e via discorrendo: tutte cose che io non sono, e nemmeno so fare. E allora?
Allora credo che tutte queste domande, in parte quasi doverose se a farle sono gli addetti ai lavori, abbiano un solo difetto. Alla lunga sono noiose. Stancano. Innanzitutto chi legge non capisce di che cosa stiamo parlando. Probabilmente conclude che ci stiamo prendendo troppo sul serio. Che vogliamo rimarcare a tutti i costi la nostra superiorità con questi discorsi dotti.
Scrivi e basta. Cerca di farlo al tuo meglio. Non avere fretta perché tanto il mondo non ha bisogno delle tue o delle mie storie. Non stiamo operando a cuore aperto.
La letteratura non è più il motore della società, come invece lo era nell’Ottocento? E pazienza! Anche i dischi in vinile hanno visto giorni migliori, ma continuano a essere apprezzati, anzi, sono più apprezzati adesso di 10 anni fa.
Scrivi e basta.

Un bel giro tra le bancarelle


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