La Procura di Napoli, dopo Alfonso Papa, chiede l’arresto di Marco Mario Milanese, altro deputato PdL ed ex-braccio destro di Tremonti, cui tra l’altro paga pure l’affitto.
Durante una conferenza stampa al Ministero dell’Economia, Giulio Tremonti dà platealmente del cretino a Renato Brunetta credendo di non essere ascoltato dalla stampa – al che uno si domanda chi sia davvero il cretino. Il meno alto dei ministri affermerà poi di averla presa bene e di considerare tali registrazioni “alla stregua di intercettazioni illegali”.
Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla camera per il PdL e avvocato del premier, afferma che è inutile cercare chi ha scritto la norma “salva-Fininvest” perché è stata ritirata e che tanto vale considerarla una legge “senza padre”.
Silvio Berlusconi, presente alla presentazione del libro su Domenico Scillipoti (sì, l’hanno scritto davvero), dice che Tremonti e Caderoli sapevano della norma di cui sopra; non solo i due smentiscono nuovamente, ma a loro si aggiunge anche Bossi.
E tutto questo in un giorno solo. E’ un’Italia da ricordare.