Titolo: La novella degli scacchi
Autore: Stefan Zweig
Anno: 1941 (Prima Edizione Originale)
A bordo di una nave che percorre il tragitto da New York a Buenos Aires, si sfidano in una partita di scacchi due uomini molto diversi tra loro.
Da un lato troviamo Mirko Czentovič, da tutti acclamato come il campione mondiale in carica; dall'altro c'è uno sconosciuto Dr. B, che sembra tenere testa alla magistrale bravura dell'astuto ventenne di origini slave.
Ripercorriamo insieme le vicende che hanno condotto i due a sfidarsi dinanzi agli altri passeggeri presenti a bordo della nave.
La voce narrante, affiancata da un suo conoscente, sa che a bordo della nave c'è il famoso giocatore di scacchi di fama mondiale Czentovič, nonché campione mondiale in carica. Attratto da questo enorme ragazzo dagli atteggiamenti riservati e poco garbati, il narratore riesce a strappargli un minimo d'attenzione attraverso l'aiuto - agonistico ed economico - di un facoltoso uomo d'affari, il signor McConnor. Quest'ultimo paga la disponibilità del giovane campione e si cimenta nella sfida su di una scacchiera appositamente allestita.
In seguito alle prime sconfitte, una folla di curiosi accerchia il tavolo da gioco. Tra questi c'è proprio il Dr. B che, suggerendo una mossa al magnate McConnor, decreta il finale di partita in pareggio per poi allontanarsi dalla sala.
Giunti all'esterno, sul ponte, il dottore cede alle richieste del narratore e decide di riportargli nei minimi particolari le vicende che hanno segnato il suo passato.
Il Dr. B era un modesto avvocato e con l'aiuto di suo padre aveva gestito per parecchio tempo le finanze della corona austriaca, sino al giorno della cattura e dell'invasione da parte dei nazisti. Questi lo avevano rinchiuso in una camera ben curata ma priva di oggetti.
Dopo qualche settimana di prigionia, il Dr. B era riuscito a sottrarre dal cappotto di un militare un manuale che riportava le tecniche e le regole del gioco degli scacchi e nella sua più completa solitudine era riuscito ad imparare tutte le mosse possibili, utilizzando una scacchiera immaginaria e schierandosi in contemporanea sia dalla parte dei bianchi che dalla parte dei neri, fino al giorno in cui - in preda ad una crisi nervosa - era stato trasferito in un ospedale.
Convinto dal narratore, il Dr. B accetta di sfidare Czentovič, immergendosi completamente nei propri calcoli e cedendo nuovamente alla follia...
Considerato un capolavoro della letteratura del '900, questo racconto fu scritto da Stefan Zweig (Vienna, 1882 - Petròpolis, 1942) nel 1941 durante il soggiorno in Brasile, pochi mesi prima del suicidio.