Mentre molte nazionali si stanno preparando per affrontare al meglio i Mondiali di Turchia che si disputeranno a settembre, ce ne sono altre che non potranno partecipare ma saranno comunque chiamate ad affrontare delle sfide importanti per il loro futuro: una di queste è l’Italia, che sfumato l’ingresso ai Mondiali dovrà cercare almeno di qualificarsi per i prossimi campionati Europei così da non perdere l’ennesima occasione di ritornare a far parte dell’élite del basket europeo e mondiale.
Per cercare di arrivare a questa qualificazione la federazione ha deciso di liberarsi di Carlo Recalcati dopo svariati anni di insuccessi e di provare ad avere linfa nuova dal miglior allenatore italiano disponibile: Simone Pianigiani. Il coach del Montepaschi Siena ha dimostrato di essere maturato moltissimo e tutti i successi arrivati in campo italiano sono stati frutto, oltre che di un ottimo lavoro sul campo, anche di una grande capacità di reclutamento e un grande lavoro psicologico sui giocatori, spesso prime donne, che hanno accettato di far parte di un gruppo pur di vincere.
Questo è quello che gli viene chiesto anche in Nazionale dove gente come Bargnani, Belinelli e Aradori (Gallinari purtroppo non ci sarà per queste qualificazioni) dovranno essere guidate al meglio per far uscire tutto il loro potenziale.
Così ieri, alla conferenza stampa di presentazione della squadra che si è svolta presso la Villa Reale di Monza, Pianigiani ha subito caricato i suoi ragazzi:
“Nella mia Nazionale ci sono ragazzi che hanno il fuoco dentro e che daranno tutto per la maglia azzurra. Cammineremo tutti insieme per raggiungere i successi che vogliamo. Abbiamo un gruppo di ragazzi giovani che hanno tanto entusiasmo e grandi motivazioni. Sono convinto che trasmetteremo dei valori positivi alla gente. Non possiamo fare promesse se non quella che tutti daremo il massimo sin da subito per raggiungere il prima possibile risultati importanti. Per me è un onore poter allenare la Nazionale e questo gruppo. In Europa si vince facendo squadra. Spero che i ragazzi possano vincere giocando insieme, come una vera squadra.“
E ha continuato parlando del girone nel quale siamo inseriti (Finlandia, Israele, Lettonia e Montenegro) e di cosa si deve fare per qualificarsi:
“Ormai non esistono più formazioni deboli. Siamo in un girone molto difficile, ma noi staremo attenti ai particolari ed ai dettagli, perché sono questi a fare la differenza. Noi abbiamo un sogno, ma possiamo realizzarlo solo attraverso il lavoro, l’impegno ed il sacrificio. L’utopia è come l’orizzonte sembra vicino ma non si raggiunge. Questo significa che dobbiamo continuare a camminare spediti tutti insieme verso la giusta direzione.“
Pianigiani ha poco tempo per creare questo spirito di squadra a cui lui tiene immensamente, ma dovrà riuscirci per non fallire l’obiettivo, perchè la Nazionale è la squadra più difficile da allenare in assoluto. Le individualità ci sono, il talento anche, la guida in panchina è ottima: gli ingredienti per preparare un buon pranzo ci sono tutti, non manca che servire a tavola.