Finalmente ho sentito pronunciare dal presidente Napolitano le parole chiare e coraggiose che aspettavo da tempo!
Non sopporto più di vedere passare sotto silenzio chi inneggia alla secessione, chi si riconosce in un'identità storica che si è inventata di sana pianta e non affronta invece con serietà l'eterna questione del divario crescente tra Nord e Sud, cercando di capire la diversa natura del disagio che attanaglia i cittadini delle due aree.
Il Sud - denuncia il rapporto Svimez 2011 - diventa sempre più povero, ogni giorno più vecchio e più solo, mentre il Nord avanza anche se con fatica.
Manca il lavoro e i giovani (ma non solo loro) emigrano.
M'impressiona il rischio di un vero e proprio "tsunami demografico": «Il Mezzogiorno da un'area giovane e ricca di menti e di braccia, si trasformerà in un'area spopolata, anziana ed economicamente sempre più dipendente».
Di fronte a questa frattura che sembra insanabile e condiziona l'intero sistema-paese, questa nostra giovane Italia ha un disperato bisogno di persone serie, competenti, lungimiranti e coraggiose, persone capaci di scelte difficili ed impopolari. Non solo. Credo sia necessario un risveglio generale dei cittadini; l'Italia ha anche bisogno di un popolo in grado di capire che senza il contributo di tutti e di ciascuno, affonderemo tutti sia come Stato che come comunità.
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