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La pagina di un libro/35 - After Dark

Creato il 14 febbraio 2012 da Mapo
"Aiuto, un libro giapponese!" - è quello che ho pensando aprendo un parallelepipedo rivestito di carta da pacchi natalizia, un paio di mesi fa. Il titolo, del resto, non mi suggeriva niente. L'autore, con quello strano nome in cui verrebbe spontaneo infilare y che non ci sono, nemmeno. Ritrovarlo un po' per caso nella bacheca digitale del mio ex professore di italiano è solo una piacevole sorpresa.Aiuto! - dicevo - perchè non si può certo dire che io e la cultura giapponese andiamo esattamente a braccetto. Mangio Sushi una volta al mese, probabilmente anche questa sera stessa, e stop. Il mio rapporto con il paese del Sol Levante, in buona sostanza, finisce qui. Confesso qui una delle mie tante ignoranze.Con queste premesse non era per niente scontato che il libro di Murakami Haruki (ok, ho buttato l'occhio sulla copertina perchè non mi ricordavo esattamente come si scrive!) mi piacesse tanto. E invece...
Trattasi della cronistoria, minuto per minuto in una sorta di angosciosa e appassionante telecronaca, della notte di una ragazzina a cui piace leggere e che vive nell'ombra della sorella fotomodella, la quale, per rendere le cose più difficili, vive in una sorta di letargo. Una storia come tante e quindi specialissima, ambientata nelle buie strade giapponesi, tra mafiosi cinesi che girano con Honda rombanti, suonatori di trombone dinoccolati e love hotel dove si consuma sesso e violenza. Durata complessiva: dalle 23.55 alle 7.00 di mattina, circa. Il tutto adeguatamente registrato da orologi con quadrante, appiccicati all'inizio di ogni capitolo, a ricordarci che il tempo, sullo sfondo, scorre implacabile e in buona sostanza, se ne frega se le vicende in primo piano riescano a chiudersi prima che la luce irrompa a cancellare le tenebre. Poco importa: all'alba si chiude bottega e chi s'è visto s'è visto!La pagina di un libro/35 - After DarkAverlo letto tutto di un fiato, come quasi mai mi accade, in una serata sul divano mentre fuori Milano gela, mi ha dato come l'impressione di andare più veloce del tempo. Una sensazione, tutto sommato, tutt'altro che spiacevole.
"Ferma in piedi, Korogi continua a giocherellare con il telecomando.-Sai, per la gente i ricordi sono solo un combustibile per alimentare la vita. Che un ricordo sia importante o meno, in pratica fa lo stesso, è soltanto combustibile. La vita va avanti comunque. Un foglio di giornale, un libro di filosofia, una stampa erotica, una mazzetta di biglietti da diecimila... è uguale, quando finiscono nel fuoco, diventano semplici fogli di carta. Non è che il fuoco mentre brucia pensa "toh, questo è Kant", o "ecco l'edizione serale dello Yosumiuru Shinbun", oppure "ma guarda che belle tette!". Per il fuoco sono soltanto fogli di carta, niente di più. Bé, con i ricordi è la stessa cosa. Quelli importanti, quelli così così, quelli completamente inutili, sono solo combustibile, tutti quanti senza distinzione, - dice Korogi, annuendo alle proprie parole. Poi continua: - E se per caso io quel combustibile non ce l’avessi, se il cassetto dei ricordi dentro di me non esistesse, penso che già da un bel po’ sarei stata spezzata in due di netto. Sarei morta sul ciglio della strada, raggomitolata in qualche miserabile buco. Che si tratti di cose importanti o di cavolate, è perché riesco a pescare nel cassetto tanti ricordi, uno dopo l’altro, che posso continuare a modo mio a tirare avanti, anche se questa esistenza mi sembra un brutto sogno. Quando penso di non farcela più, quando sto per gettare la spugna, in qualche modo riesco sempre a venirne fuori.Senza alzarsi dalla poltrona, mari alza il viso a guardare Korogi.- Quindi anche tu, - prosegue lei, -  spremiti le meningi e cerca di ricordare tutto quello che puoi. Riguardo a tua sorella. Perché di sicuro sarà un combustibile prezioso. Per te, e forse anche per tua sorella."Murakami HarukiAfter DarkPag. 150

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