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La parola di oggi è "coerenza".

Creato il 15 giugno 2014 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1

La parola di oggi è
coerènza s. f. [dal lat. cohaerentia, der. di cohaerere; v. coerente]. – L’esser coerente, nel sign. proprio e fig., e nelle accezioni specifiche (per le quali, v. coerente): la c. delle parti nel tutto; c. d’idee; c. fra pensiero e azione; uomo di ammirevole c.; c. di organi, in botanica. In fisica, c. di un sistema di unità di misura, c. di radiazioni elettromagnetiche; c. temporale, c. spaziale, a seconda che ci si riferisca alla costanza della fase nel tempo oppure nello spazio; spazio di c. e tempo di c., espressioni in uso per indicare la lunghezza (lungo una direzione di propagazione) e l’intervallo di tempo di cui una radiazione si mantiene coerente.
(Dal vocabolario Treccani)
Addirittura, se andate su Wikipedia e cercate "coerenza", vedrete una piccola lista fatta di voci che rimandano ai diversi campi in cui si muove la parola di oggi. Accanto a queste voci, è possibile aprire il link che, la nota enciclopedia del web, mette a disposizione.- proprietà delle onde elettromagnetiche (link)- nelle lingue naturali, criterio di testualità orientato ai significati (link)- proprietà delle teorie formali (link)- qualità della persona umana* qui non c'è alcun collegamento. Non vi è possibilità alcuna di recuperare un significato ambiguo, misterioso, come è appunto, la Coerenza della persona umana.
Questo già di suo dovrebbe suscitare molti sospetti. Coerenza...mmm.Ma, esattevolmente, cosa esser tuuuuu?
Dal latino cohaerentia, deriva da cohaerìre che vuol dire essere unito, "connesso". E io non credo che la coerenza sia una virtù, o un dato imprescindibile che, o ce l'hai o non ce l'hai. La coerenza è una scelta, l'ennesima facoltà pestata dall'uomo. Siamo così stupidi?Più o meno. Il fatto è che la coerenza richiede coraggio, il più delle volte, anzi sempre. Così ci rimane più a portata di mano la contraddizione, che non è male, ma bisogna saperlo fare. Insomma, tutti questi ragionamenti contorti perché questa mattina (come era prevedibile), mi sono ritrovata nel mezzo di una raffica mediatica di elogi e dichiarazioni d'amore all'Italia di Super Mario Balotelli. E poi Il secondo tragico Fantozzi e il suo "Scusi, chi ha fatto palo?". 
Eppure a me dell'Italia, perdonate la franchezza disfattista, non può fregare che meno del nulla!Perché se la coerenza significa soprattutto essere uniti, connessi e che si intenda con sé stessi o con il mondo intero, poco cambia, rimane comunque dell'Italia l'immagine di un donnone stravaccato sul divano, che ingurgita tutto e si innalza a niente. Convinto stupidamente che "oggi", si possa condividere qualcosa che faccia di noi un tutt'uno. Ebbene, questo qualcosa di miracoloso dovrebbe essere il calcio?Be', mi spiace, ma io alla storiella del pallone che corre sul campo e fortifica il mondo, non ci credo. Almeno, non più. Mi bastano i fatti all'ordine del giorno, mi basta la poca coerenza che ci appartiene. 
Prima di ieri, Balotelli zozzo infame non ti vogliamo in Nazionale.Oggi, Super Mario olé.-O' miracolo italiano-
La coerenza...

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