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La particella di Dio e “Il magazzino dei mondi 2”

Creato il 13 gennaio 2014 da Ilibri
La particella di Dio e “Il magazzino dei mondi 2” La particella di Dio e “Il magazzino dei mondi 2”

Tra i fatti scientifici più importanti del 2013 ritroviamo sicuramente il conferimento del Nobel per la Fisica a Higgsper la scoperta del bosone , la particella che permette l’esistenza della massa, «trovata» nel 2012 al Cern di Ginevra.

 

4 luglio 2012: una data da ricordare nella storia della scienza. Al Cern di Ginevra viene annunciata la scoperta delbosone di Higgs, o per lo meno di qualcosa che gli assomiglia molto. Il bosone di Higgs (chiamato anche «particella di Dio»), teorizzato da un fisico scozzese circa 50 anni fa, è la particella quantistica che determina la massa e quindi l'esistenza della materia come noi la conosciamo.

La scienza ha sempre esercitato fascino anche sulla letteratura in generale, nel filone fantascientifico in particolare.

In questo ambito segnaliamo un’interessante iniziativa di Delos Books che ha in corso di pubblicazione “Il magazzino dei mondi 2” (cliccando sul titolo sarete indirizzati alla vetrina della casa editrice), una raccolta di “duecento imprevedibili racconti di fantascienza istantanea”: atomi di fantasia scientifica visualizzati con le lenti della fervida immaginazione da autori che, in molti casi, non sono nuovi a questi esperimenti creativi.

Con riferimento alla nostra redazione, accanto a “Fioccano particelle di Dio”, la mia riflessione ispirata dal bosone di Higgs, segnalo – e questo sì è un racconto di fantascienza con i fiocchi! –  Il trasduttoredi Donatella Perullo, del quale pubblichiamo l’incipit:

Mi avevano presa, alla fine. Ora avrei dovuto dire tutto e ammettere di averlo perso, di aver lasciato l’I.P.O.1.0 nelle mani di una bellissima donna che aveva fatto perdere ogni sua traccia. Da dove avrei cominciato? Mi veniva da piangere. Ero nella sala interrogatori e da lì non sarei uscita senza aver detto tutto quello che ero stata capace di fare. Come avrei spiegato che non avevo potuto fare a meno di cogliere l’occasione che mi si era presentata? Sola con il prototipo di quella meraviglia della scienza?

L’invertitore di parti organiche nelle mani di una che non si era mai piaciuta. Mi ero chiesta cosa avrei potuto ottenere e le risposte mi erano piaciute tutte!

Adam entrò e mi sedette di fronte. Aprì un fascicolo e con aria severa mi sollecitò a parlare. Non gli avrei detto mai che era per piacere a lui che l’avevo fatto. (…)

 

Bruno Elpis

 

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