Pasqua è sicuramente un bel periodo per scoprire l’Alta Lusazia, una regione della Sassonia abitata dalla popolazione di origine slava dei Sorabi, poco nota tra gli italiani, che ha preservato numerose tradizioni religiose e profane in grado di attrarre ogni anno un folto pubblico.
L’antica cittadina di Bautzen è un centro particolarmente attivo dove la gioia per il messaggio pasquale si manifesta in molti modi, alcuni magari caduti in disuso in periodi particolari e poi ripresi.
La decorazione delle uova
Le uova sono simbolo di rinascita e fecondità nonché da sempre simbolo della Pasqua. La loro decorazione risale a tempi lontani e nei secoli è diventata una forma d’arte. Per molti è una tradizione di famiglia, ma è anche un’attività che viene svolta nelle scuole e presso le associazioni locali. I numerosi mercatini pasquali in Lausazia consentono di ammirare – e acquistare – magnifici piccoli capolavori.
Le decorazioni più tradizionali sono i disegni geometrici e simmetrici, raggi di sole e dentellature (chiamate in tedesco “denti di lupo”, che servirebbero a proteggere dagli eventi negativi). Tra i sistemi maggiormente utilizzati vi sono il batik in cera, corrosione e incisione con le quali si creano piccole meraviglie.
Si possono imparare le tecniche decorative nel Centro informazioni sulla cultura soraba o nel Museo Sorabo e magari, in futuro, sfoggiare la propria abilità lasciando esterrefatti parenti e amici. Ma stupende uova decorate si possono anche acquistare in occasione del mercatino pasquale che si svolge cinque settimane prima di Pasqua, il sabato pomeriggio e la domenica sera.
I concerti di strumenti a fiato
Il primo riferimento a questa tradizione si trova negli atti del coro della comunità di San Pietro e risale al 1928. Dal 1945 i suonatori di fiati iniziarono a giungere anche da altre località, persino da Dresda. La vigilia di Pasqua, alle sei di sera, suonano le campane del Duomo e il coro annuncia che “Cristo è risorto”, quindi augura buona Pasqua agli ascoltatori.
L’acqua di Pasqua
Alle prime luci dell’alba le ragazze nubili abbigliate in costume tipico si recano a un corso d’acqua corrente, che deve scorrere da est verso ovest, o a una sorgente per attingere l’acqua che sarebbe dispensatrice di bellezza, forza e proteggerebbe dalle malattie. Ma solo a condizione che le ragazze non proferiscano parola lungo la strada di andata e ritorno. Più facile a dirsi che a farsi, dato che lungo il tragitto i ragazzi cercano in tutti i modi di farle parlare.
Questa usanza è stata riproposta alcuni anni fa nelle località Halbendorf, Kirchspiel e Schleife bei Weisswasser e da allora è molto popolare e soprattutto molto amata.
La corsa delle uova
La prima citazione di questa manifestazione risale al 1830, anche se vi sono indizi che questa usanza fosse praticata anche precedentemente sulle colline sopra il corso del fiume Sprea.
I cittadini benestanti si recavano in cima alla collina e facevano rotolare a valle uova sode, mele, noci e dolci, e i bambini tra risate e grida di divertimento e gioia cercavano di prenderle. Sospesa nei periodi in cui i generi alimentari scarseggiavano, la tradizione è stata ripresa in seguito acquistando sempre maggiore popolarità, tanto da diventare una festa vera e propria accompagnata da un mercatino. A partire dal 2001 la corsa delle uova è stata riproposta anche sulla collina Pratschenberg di Bautzen dopo una pausa di ben 39 anni, tornando in breve tempo ad essere una vera festa e uno spettacolo popolare.
La processione a cavallo
Si tratta di un’espressione dell’identità nazionale e della profonda religiosità dei Sorabi. La domenica di Pasqua, gli uomini in sella ai loro cavalli annunciano la resurrezione di Cristo nelle rispettive comunità.
Fino alla fine del XVIII secolo, ogni anno i cavalieri percorrevano i nove chilometri che li separavano dal villaggio sorabo Radivar per annunciare la notizia. Dopo due lunghe interruzioni per mancanza di cavalli e per scarsità di interesse, nel 1993 la tradizione fu ripresa e parteciparono 30 cavalieri. Da allora l’entusiasmo è stato sempre maggiore e questa tradizione è diventata una grande festa della comunità cattolica di Bautzen.
La notte di Pasqua i cavalieri partecipano alla messa. Quindi, accompagnati dai fedeli, portano la fiamma del cero pasquale alla Chiesa di Nostra Signora nella piazza Kirchplatz, vicino alla torre. La mattina di Pasqua i cavalieri si ritrovano nello stesso punto dopo la messa, girano tre volte intorno alla chiesa in senso antiorario, quindi partono in processione attraversando il ponte della pace per raggiungere Radibor. Nel tardo pomeriggio tornano a Bautzen, girano tre volte intorno al Duomo, proseguono per la Chiesa di Nostra Signora e la processione si conclude con la preghiera di ringraziamento.
Per ulteriori informazioni visitate il sito in italiano della Sassonia.
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