Perché a notte fonda un bambino di cinque anni corre in mezzo a una strada inseguendo un pallone? E perché un giocatore di poker di quella notte conserva pochi ricordi? Un ispettore di Polizia depresso e rancoroso, che vorrebbe solo essere trasferito, si troverà a indagare su una morte assurda. Al suo fianco, un killer spietato che tenta di fuggire dal suo passato, e a complicare le cose, un camorrista psicopatico in cerca di vendetta. Sono questi i personaggi principali di Come bestie ferite, uno splendido romanzo noir a più voci narranti, dalla scrittura asciutta, ambientato tra la Lunigiana, il Messico e Milano, in cui nessuno dei protagonisti è veramente innocente eppure, vittima di se stesso, sotto sotto forse nemmeno del tutto colpevole.Modera Giorgio Bardaglio
Letture delle poesie di Elena Mearini. Luca è uno scrittore con un passato televisivo cui non ha dimenticato: se realizzassero un soggetto televisivo dai miei libri, non mi opporrei – dice. Come bestie ferite è il primo romanzo pubblicato: degli altri scritti ha ricordato gli errori di gioventù come una scrittura troppo pomposa. In quest'ultimo invece scrittura e ritmo narrativo veloce si prestano ad una riduzione cinematografica: un linguaggio essenziale e asciutto adeguato alla storia che si racconta. Romanzo che è scritto a più voci: sono tutte prima persone, protagonisti, perché volevo che il lettore le trovasse fin da subito riconoscibili: quattro io narranti con delle ferite inconsce, che arrivano dalla loro vita passata. Perché il titolo: l'autore ha fatto l'esempio dei conigli che, messi alle strette, si rivoltano contro l'aggressore. Un comportamento a volte illogico, che spiazza come la trama : un bambino che attraversa la strada, un signore che arriva in macchina e forse l'ha investito. Le loro reazioni e le loro emozioni saranno poi al centro della storia. Di Milano si tende ad ignorare l'aspetto metropolitano, inteso come quello dei romanzi hard boiled americani: invece è una città che si presta ad essere raccontata in modo diverso. Il moderatore ha posto una domanda sul suo rapporto con la musica e il ritmo narrativo del libro: ognuno ha la sua colonna sonora della vita – ha risposto l'autore - a seconda dei momenti piacevoli della vita ci sono canzoni diverse. La musica appartiene al nostro quotidiano, e la scelta delle canzoni era funzionale al raccordo delle scene del libro. Sul titolo del libro: il titolo è nato da subito, avevo timore che me lo cambiassero. Quei personaggi erano proprio così, delle bestie ferite. Mi si sono presentati fin da subito così. Alcuni dei personaggi potrebbero tornare in un secondo libro. L'ultima domanda ha riguardato la difficoltà per uno scrittore di essere pubblicato e anche letto: non basta aver finito il libro, il vero lavoro inizia dopo. Quando devi convincere i lettori a dedicarti il tempo, a vivere il mondo che hai costruito per loro.