Magazine Scienze
Secondo l’ultimo censimento sull’agricoltura italiana fatto dall’ISTAT negli ultimi 10 anni in Italia hanno chiuso più di 770mila aziende agricole. Per capire quant’è grave la crisi dell’agricoltura pensate che solo nei primi mesi di quest’anno in Lombardia hanno lasciato il lavoro dei campi ben 10 aziende al giorno!
L’agricoltura è il settore che ha una importanza strategica per la produzione del cibo perché nel Mondo ancora oggi si muore di fame!
Ma cosa facciamo in Puglia con la pasta?
Per capire come si fa il prodotto italiano più famoso nel mondo, la pasta, dobbiamo vederlo in un pastificio.
Insomma come si fanno gli spaghetti, i rigatoni, le conchiglie e così via?
Nell’impastatrice da una parte arriva la semola e dall’altra l’acqua. La macchina ottiene un impasto e quando quest’ultimo è della giusta consistenza passa attraverso la trafila che non è altro che lo stampo in cui passa l’impasto. Capite? E’ facile no? Direi che fare la pasta è molto facile. O non siete d’accordo? In pratica si tratta semplicemente dell’unione di una buona semola con della buona acqua. E dov’è allora il trucco? Non c’è trucco e non c’è inganno perché una buona pasta dipende dalla scelta delle materie prime ovvero dalla scelta della farina di grano duro che poi si chiama semola!
Ma che grano si usa nei pastifici italiani?
Si tratta di grano che viene prodotto in Italia? Noi sappiamo per certo che il grano prodotto in Italia fornisce una semola che da un ottima pasta.
Se il grano è italiano dovrebbe essere prodotto in una o più aziende che stanno nei pressi del pastificio e che forniscono il grano per il mulino. Si tratta quindi di scegliere di seminare del buon grano del Salento leccese e di verificarne i profumi e le consistenze per la pasta che a quel punto sarebbe pasta prodotta da grano del Salento!
Ma che cosa accade a Giugno di ogni anno nel porto di Bari?
Proprio qui vicino al nostro salento c’è la terra di bari che nella città capoluogo di regione ha un porto che è uno degli scali più importanti d’Italia!
Dall’Ucraina arriva il grano che con la nave viene trasportato dal Mar Nero a Bari. Quest’anno a Bari c’era una nave enorme che occupava quasi tutta la banchina ed era una nave che conteneva grano australiano. La nave conteneva 55mila tonnellate di grano che per essere trasportato necessita di 1.500 autotreni! La nave australiana era lunga 200 metri, le stive sono sigillate durante la navigazione e vengono aperte solo nel porto di Bari per scaricare il grano. Nella nave ci sono sette stive ognuna delle quali contiene 9mila tonnellate di grano duro. Ci sono voluti dieci giorni per scaricare dalla nave tutto il grano. La nave era partita dall’Australia i primi di maggio 2011 e solo dopo 48 giorni è arrivata a Bari.
Quale tragitto ha fatto la nave dall’Australia a Bari?
La nave ha fatto un lungo viaggio è partita dall’Australia del sud, poi ha navigato nell’Oceano Indiano, quindi è passata da all’oceano Atlantico e da Gibilterra è entrata nel Mediterraneo. Le navi non passano più da Suez perché ci sono i pirati e quindi sono costrette a fsre questo lunghissimo giro per arrivare dall’Australia a Bari.
Il giro del grano chiuso dentro ad una stiva un mese e mezzo.
Insomma il grano australiano per arrivare a Bari ha attraversato due oceani, ha costeggiato tre continenti, ha navigato lungo tutto il Mediterraneo. Un mese e mezzo chiuso dentro ad una stiva. Ma come può arrivare questo grano? E le muffe che si sviluppano? I funghi? E se ci sono state delle contaminazioni chi controlla? Ma che grano arriva a Bari? C’è qualcuno che controlla?
Il grano dell’Australia e dell’Ucraina va ad Altamura
E il grano di Altamura che fine ha fatto? E il grano del Salento leccese che fine ha fatto? E tutti quelli che fanno la pasta nel Salento leccese che grano utilizzano? Si usa grano Ucraino e Australiano per fare la pasta? E allora perché non lo scrivono sull’etichetta? Perché chi acquista la pasta non può essere messo a conoscenza se il grano è quello del Salento o se invece è grano ucraino o australiano? O se è fatto di miscele di grano?
di Antonio Bruno
Bibliografia
Terra e Cibo - Presa diretta andato in onda il 09 ottobre 2011. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9486082f-f08f-4608-a527-a24986c19fb5.html
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Italian Olive Oil Day 2015 & JOOP Award a Tokyo.
ITALIAN OLIVE OIL DAY 2015 JOOP JAPAN OLIVE OIL PRIZE 2015 Organizzata a Tokyo, dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) il 30 maggio 2015, la... Leggere il seguito
Da Primolio
CUCINA, SLOW FOOD -
Prodotti proteici vegetali : ecco cosa sono. L’intervista a Nicola Picciallo di...
Con la maggiore condivisione di conoscenza, la maggiore attenzione alla salute, sta sempre più prendendo piena un’alimentazione ricca di vitamine, proteine e... Leggere il seguito
Da Defoodiebus
CUCINA, DOVE MANGIARE, RICETTE, RISTORANTI, SLOW FOOD -
Oggi l’agricoltura ispira ancora l’arte?
Senza dubbio. Nel Novecento c’è stata la comparsa della Land Art, che aveva un rapporto inevitabile con l’invenzione artistica. Leggere il seguito
Da Giuseppecocco
INFORMAZIONE REGIONALE, ITALIA, SLOW FOOD -
A livelli record il consumo di suolo in Italia
L’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in pratica è una sorta di Agenzia nazionale per l’ambiente) ha realizzato e messo online... Leggere il seguito
Da Valtercirillo
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE -
Xylella fastidiosa su olivo: incontri divulgativi dell'ARSAC Calabria.
INCONTRI DIVULGATIVI SULLA PROBLEMATICA FITOSANITARIA DELLA Xylella fastidiosa (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Leggere il seguito
Da Primolio
CUCINA, SLOW FOOD -
Premio Verga: a Cotronei premiata l'eccellenza del sud Italia.
Gli Oli vincitori al Premio Giulio Verga È stata una edizione da record quella del “Premio Giulio Verga” per la qualità dell’olio d’oliva. Leggere il seguito
Da Primolio
CUCINA, SLOW FOOD
I suoi ultimi articoli
-
Xylella quasi in diretta da Bari
-
Consorzi di Bonifica 22 marzo 2016
-
Olio lampante la mia proposta del 25 ottobre 2010
-
E se la quantità di fitofarmaci e diserbanti venduta dai grossisti della Provincia di Lecce fosse consegnata nella intera Regione Puglia e nell'intero Paese Italia?