la pelle della Fenice è "rosso-sangue/chiavetta vodafone"

Buongiorno e buona domenica a tutti voi!
oggi vorrei annoiarvi un pochetto, raccontandovi qualcosa su di me, parlandovi un pò di chi io sia.
La Fenice ha un serio problema di dipendenza. credo dai miei primi nebulosi giorni su questa terra, non posso farne a meno, non riesco a smettere.
No, non riguarda sostanze illegali o altro: io sono dipendente dalla risata altrui.
vi posso annoverare tra le sensazioni che mi recano più soddisfazione una miriade di situazioni, ma nessuna batte il piacere di riuscire a far ridere qualcuno. nessuna.
credo che questa sia la ragione primaria per la quale mi diverto a rappresentare il "giullare di corte", a vestirmi in modo, spesso eccentrico, avere un tono di voce che mi faccia essere udibile ed una personalità dannatamente egocentrica.
questo, non significa essere felici o contenti.
anche da piccola non ero nè felice nè contenta, ero piuttosto "emo": mi chiedevo il perchè delle cose, il perchè della morte, della vita, della rabbia o della gioia. e non riuscivo a rispondermi! era bello dialogare (come lo è tutt'ora) con mia mamma o mio babbo per lungo tempo riguardo al senso che, a mio avviso, avevano le cose, la direzione che queste stavano seguendo. Loro mi ascoltavano sempre, anzi mi incoraggiavano.
se penso ora a tutto questo, mi sento così vecchia! insomma, mi guardo le spalle e vedo questa piccola bambina un pò timida ma davvero iperattiva, con tante domande, tante passioni, tante persone che la ascoltavano ed una lingua sciolta da far rabbrividire il più grande fra gli oratori. Adoro quella bambina: mi ricorda molto Benjamin Button, avete visto questo film?
come vi ho detto quindi, sono sempre stata un tantino tormentata. procedendo per tentativi, ho scoperto che intrattenere le altre persone, scrivendo o semplicemente parlando, farle ridere grazie al mio comportamento o al mio modo di pormi, mi faceva sentire in equilibrio. come se tutti i tasselli del puzzle combaciassero! al contempo, il fatto di non essere compresa, le risate mancate, gli occhi accusatori di chi, per paura o per ignoranza, non può (e non vuole) comprendere il tuo mondo, mi hanno sempre dato un non so chè di amaro. ma anche tanta voglia di provarci ancora.
la Fenice è simpatica, quindi? beh non sta a me dirlo! devo solo ammettere che i sorrisi sui volti di chi mi circonda sono il motore che mi spinge ad andare avanti, provare, provare e provare nuovamente!
e con questo vi saluto!!
Buona giornata e Buona fortuna!
PS: la serata al castello è andata davvero bene! Dopo aver sudato in modo poco umano grazie al calore che il mio corpo aveva immagazzinato tutto il giorno sotto il sole, dopo essermi quasi slogata una caviglia sugli scalini sconnessi del mastio, dopo scherzi vari ad amici e (devo ammettere) un briciolo di paura nell'ultima parte, durante l'incontro con il fantasma, sono tornata a casa davvero distrutta!!