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La piccola Annie // Un nuovo agnellino

Da Fiaba


Giovedì 20 Giugno 2013 13:23 Scritto da Paola Nigro

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Qui tutti i racconti della serie "La piccola Annie".

Quel giorno il sole brillava più che mai nel cielo limpido e azzurro e un denso cinguettio di uccelli sfrecciava dai rami di un faggio.

In quel momento nella "Prateria Verde" Annie aprì la porta di casa, la richiuse e s’incamminò frettolosa verso il bosco vicino.

La natura si svegliò intorno a lei.

Un coniglio bianco uscì dalla sua tana, mentre uno scoiattolo si affacciò dal buco di un albero.

"Buon giorno coniglietto, hai passato una buona nottata?" chiese la bimba accarezzandogli dolcemente il morbido pelo bianco.

E il coniglio quasi volesse risponderle, fece cenno di si con il capo .

Dopo le presentazioni Annie salutò i suoi amichetti e s'incamminò lentamente verso casa.

Appena fu sull’uscio, si accorse che Briz il suo cagnolino, si era alzato dalla cuccia.

Briz era proprio un bel cane, dal pelo morbido e soffice e di una razza che é ormai molto rara.

"Buon giorno Briz" disse la bambina "Come al solito vorrai il tuo latte quotidiano" e fece il verso di entrare nella cucina.

In quel momento Charol, la sorella più piccola, la chiamò" Annie, corri subito, Brunella sta partorendo". Ed Annie lasciando cadere la scodella del latte a terra, si dimenticò del suo cagnolino e corse affannata verso la stalla.

"Annie, aspettami" disse Charol.

Ma Annie era più veloce di un fulmine, spalancò la porta della stalla e con molto affanno rivolta alla mamma che era seduta accanto alla pecorella disse "Allora é proprio vero che Brunella forse avrà un agnellino?".

E la mamma che era una forte e coraggiosa donna,di nome Susan le rispose "Certo Annie, non hai da preoccuparti, penserò io a tutto".

Quelle parole risuonarono nelle orecchie della bambina, che spinta da una forte allegria uscì dalla stalla e incominciò a correre per i campi.

La sorella Charol, che era rimasta indietro ed arrivava proprio in quel momento sussurrò fra sé e sé "Annie deve essere proprio impazzita, si, proprio impazzita".

Passarono circa tre ore prima che 1’agnellino nascesse, che sembravano tre lunghi anni per la nostra piccola Annie.

Poi quando si sentì il primo belato Annie si precipitò nella stalla e avvicinandosi al nuovo arrivato disse "Non so ancora il nome che ti darò, ma si, certo ti chiamerò Perzi e noi due diventeremo grandi amici" queste furono le uniche parole che riuscì a pronunciare, perché era troppo commossa e i suoi occhi brillavano di una luce immensa.

Ma era una bella giornata e non poteva finire così presto.

La serata poi si concluse con l’arrivo del padre che doveva lavorare in città, e siccome vivevano in una prateria, spesso tornava molto tardi a casa.

Il padre che si chiamava Charlie, era un uomo alto e forte e si stupì molto vedendo tutta la famiglia riunita intorno a lui.

"Buona sera a tutti – disse" non capisco le vostre facce contente, e tu Susan disse rivolto alla moglie" non dovresti essere piuttosto arrabbiata, perché sono tornato a casa più tardi del solito?!.

Ma Susan rispose" niente affatto, e c’è una cosa che mi rende molto felice".

E prima che Charlie potesse rendersi conto di ciò che stava succedendo, fu preso per mano da Annie, che tutta ansiosa sussurrò" vieni papà c’è una sorpresa per te".

"Non capisco Annie dove mi vuoi portare" disse il padre.

"Adesso vedrai" rispose l’altra.

"Non mi vorrai mica portare alla stalla vero Annie?!" esclamò con una nota di stupore il padre, vedendo che la bimba si dirigeva proprio lì.

"E invece è così papà" e spalancando la porta della stalla Annie mostrò l'agnellino al padre.

Egli vedendo ciò mandò un respiro di sollievo e disse quasi con una risata "oh, finalmente capisco, era quest’agnellino che vi rendeva tanto felici".  

Ed Annie anche lei, scherzando, fece l’occhiolino al padre e sussurrò" non c’è proprio niente da ridere e poi "buon per te" questo agnellino si chiama Pèrzi e diventa anche molto cattivo se qualcuno non si ricorda il suo nome. E così tutti e due scoppiarono in una matta risata.

Ad interrompere quella risata fu ancora Annie, che aggiunse un’ultima frase" come già ho detto non c’e proprio niente da ridere, perché domani sarà un giorno speciale" e correndo frettolosa raggiunse la porta di casa, la aprì, salì le scale che portavano alla sua stanza e ripeté fra sé e sé quelle ultime parole" domani sarà un giorno speciale.



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