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La piccola metamorfosi della Rete

Da Marcofre

Se si parla di “difendere la propria economia”, vuol forse dire che occorre difenderla a tutti i costi? E questo, che cosa significa? Non è semplice rispondere a queste domande.

Non si contano gli esempi (pessimi) di aziende, ma anche individui, che hanno considerato il proprio ruolo rigido e inattaccabile, e quando hanno mancato di lealtà o trasparenza, hanno reagito nel modo peggiore.

Vale a dire attaccando. Costoro hanno difeso davvero la loro economia, oppure l’hanno compromessa e quando questo è apparso evidente a chi stava a guardare, invece di prendere atto dei loro errori, hanno attaccato a testa bassa? Esatto, la seconda. 

Quando si perde di vista il valore della propria economia, piccola o grande che sia; quando si crede di essere al riparo da tutto e che basti replicare all’infinito i soliti riti, iniziano i guai. Gli errori: che non sono un male, che lo diventano se non si possiede l’umiltà di considerarli occasioni di crescita.

Lasciamo perdere politici e VIP che sbarcano sulla Rete nella certezza che non solo sono benvenuti: ma anche benedetti. Il lato negativo di risiedere in certi ambienti è che non ti permettono di capire cosa succede attorno a te. Se perciò sei leader in televisione, immaginerai che sarà inevitabile replicare la medesima prestazione altrove.

Quando ci si rende conto che così non è, si perdono le staffe, e si sbatte la porta.

Una volta, prima di blog, Twitter, eccetera eccetera, bastava esserci. Il manico del coltello era tenuto da chi, azienda o personalità, aveva la possibilità e la disponibilità per creare il suo canale di comunicazione. Era comodo considerare tutti nient’altro che numeri.

Il mondo gira. Le cose cambiano.

Difendere la propria economia significa prendere atto di una piccola metamorfosi che si è prodotta negli anni. I numeri, quelli che erano considerati solo numeri, si sono rivelati essere delle persone, in grado di pestare le dita sui tasti di una tastiera, e criticare certi atteggiamenti o politiche, aziendali e non. Piaccia o no, questa è la realtà nella quale ci si dovrà muovere.

Si dirà: ma io non ci vado sul Web. Bene. Diciamo che se sei Caio e Sempronio ti potrai permettere il lusso di starne fuori. Anche perché la Rete offre spazio per tutti. Esistono infinite risorse per imparare, ampliare le proprie conoscenze. Studiare e conoscere, e al diavolo il blog.

Se però sei un Caio o un Sempronio speciale, il discorso non regge. Per prima cosa, liberati dall’idea che sia sufficiente ciò che hai imparato in passato.

È passato, appunto. Ora diventa necessario capire che l’ambiente si è modificato. E gli organismi che desiderano viverci, non possono che prenderne atto e cambiare, per restare fedeli a se stessi.

Non per piegarsi al vento che gira. Bensì per tracciare una rotta capace di condurci a destinazione.  La nostra.

 


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