Piccolo esempio che spiega in parte il declino della carta stampata. Qualche giorno fa un politico dei tanti fa una dichiarazione che viene raccolta dalle agenzie di stampa e quindi ripresa e rilanciata da quasi tutti i quotidiani. Costa Rosario Giorgio è un deputato del PDL che ogni tanto lancia proposte senza capo nè coda. Lo fa come fanno tanti che per guadagnarsi quel poco di visibilità mediatica annuncia alle agenzie quello che gli passa per la testa. L’ultima è l’aperrtura posticipata delle scuole, la Gelmini riprende e commenta, la Lega dice la sua, i sindacati e l’opposizione da copione s’oppongono.
Nel seguire la rassegna stampa mi stupisco dello spazio che viene dedicato a una scemenza del genere, il Corriere della Sera confeziona ben due pagine (!), gli altri si adeguano per via della concorrenza. La proposta si capisce che non ha costrutto e senso. Viene buttata lì tanto per vedere l’effetto e per ricordarci che l’onorevole esiste e ogni tanto batte un colpo.
Ho già detto del piacere e della convenienza di leggere su carta e non su schermo (qui e qui ad esempio), anche se negli ultimi tempi ho parzialmente cambiato idea. In questo senso: preferisco le riviste e i libri, trovo utili i quotidiani locali (sto maturando una vera passione per questi) e mi interessano meno i grandi quotidiani (rimango affezionato a La Stampa).
La carta non necessita pile e quindi non sei costretto a cercare prese o maledire l’autonomia delle batterie, la puoi piegare e stropicciare in borsa o in tasca, tirare fuori in qualsiasi momento senza preoccuparsi dei riflessi della luce, insomma è pratica. Però.
Però m’interessa poco e provo un certo fastidio verso il preoccupato chiacchericcio sulla crisi e il calo delle vendite. Perchè notizie come quella citata stanno bene in un riquadro di un qualunque portale d’informazione o intrattenimento, al limite in un box di notizie brevi o curiose. Riempire 2 pagine con commenti e racconto singifica avrer la pigrizia sotto le suole delle scarpe e una certa dose di conformismo (se il tuo caporedattore pensa che quella notizia va ampliata non gridare se qualcuno offende le “schiene dritte” del giornalismo).
Quindi se i giornali -quelli grandi e blasonati- spariranno dalle edicole la causa va cercata nella pigrizia e nel conformismo cartaceo. Per questo genere di cose qui un sito è sufficiente.