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Siamo sinceri, tutti noi abbiamo desiderato almeno una volta cancellare in un solo colpo i brutti ricordi legati a una persona, a un'esperienza andata male, a un evento traumatico del passato.
Avete presente il film Se mi lasci ti cancello con Kate Winslet e Jim Carrey? Ecco, a quanto pare la pillola per dimenticare non è più fantascienza. Solo che la risposta degli scienziati non è affatto univoca.
Basta una pillola per dimenticare?
Gli studi sulla pillola contro i brutti ricordi sono iniziati già vent'anni fa in tantissime università sparse nel mondo, ma solo il Laboratoire du Stress Traumatique di Tolosa sembrerebbe essersi avvicinato davvero alla messa a punto del medicinale per dimenticare le esperienze negative.
La molecola principale del farmaco anti-ricordo appartiene alla famiglia dei betabloccanti, sostanze utilizzate per la cura di alcune disfunzioni cardiache o delle emicranie. Il gruppo di ricercatori guidati dal Professor Philippe Birmes ha somministrato il propranololo ai pazienti con traumi piuttosto forti, prestando particolarmente attenzione alla risposta delle persone coinvolte nelle esplosioni dello stabilimento chimico Azf nel 2001, che provocò il crollo di due ciminiere e la morte di una ventina di operai, oltre allo spavento dell'intera popolazione di Tolosa.
Ma una pillola per dimenticare sarà davvero sufficiente a cancellare i traumi di una persona?
I risultati del farmaco contro i brutti ricordi
10 anni dopo il tragico evento, i traumi nei pazienti seguiti dal professor Birmes erano ancora piuttosto persistenti: alcuni di loro erano affetti da agorafobia, altri tremavano al solo passaggio di un aereo.
I dati registrati dopo sei sedute a base di propranololo hanno dato dei risultati confortanti: shock e paure hanno perso la loro carica negativa e, anche dal punto di vista della sintomatologia, il battito cardiaco ha raggiunto una frequenza nettamente ridotta.
Dove sta il problema dunque?
Il dissenso che la pillola per dimenticare ha generato tra gli scienziati è dovuto principalmente a un'ancora troppo scarsa consapevolezza sugli effetti negativi che questo farmaco potrebbe causare a chi decide di assumerlo. Non si ha alcuna certezza dell'azione del propranololo sui bei ricordi e il Comitato di Bioetica ha già bocciato la proposta di realizzazione della pillola anti-trauma.
Approvazione scientifica o no, il dubbio tra i profani rimane intatto.
Sarà meglio rimuovere dai ricordi un evento traumatico o cercare di superarlo e fare tesoro anche delle esperienze più brutte? In fondo dicono che ciò che non uccide fortifica… o no?