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La pizza di Giovanni Santarpia

Da Sorelleinpentola
"Ma tu vulive 'a pizza,'a pizza, 'a pizza...cu 'a pummarola 'ncoppa,cu 'a pummarola 'ncoppa,
Ma tu vulive 'a pizza,'a pizza, 'a pizza,cu 'a pummarola 'ncoppa...'a pizza e niente cchiù!..."
La pizza di Giovanni Santarpia
Credo di non aver mai conosciuto un bambino così sicuro di quello che avrebbe voluto fare da grande. Conosco Giovanni da moltissimi anni, troppi.
Eravamo due bambini e ho seguito il suo percorso, i suoi sogni e la sua determinazione nel voler diventare il più bravo. Non si è mai scoraggiato, mai arreso. Voleva diventare pizzaiolo e fare una pizza di cui avrebbero parlato in tanti.
Dall’età di 7 anni ha dimostrato curiosità per l’arte della pizza. Poi la curiosità si è trasformata in interesse, l’interesse in studio, lo studio in pratica, la pratica in passione.
E quella passione l’ha portato a girare l’Italia.
A lasciare la Campania, la famiglia, per l'incerto. Ma lui sapeva bene che quell'incerto sarebbe presto diventato certezza.
La sua veracità napoletana l’ha fatto crescere.
Il suo colore, la sua allegria, il suo sorriso per gli altri, l'ha fatto amare in ogni luogo.
Il suo modo di impastare, gli ingredienti di primissima qualità da lui scelti, il sapore della sua pizza alta e soffice, lo hanno apprezzato in tanti.
La pizza di Giovanni SantarpiaGiovanni e la fiorentina, ingrediente cardine della cucina chiantigiana
Giovanni è un pizzaiolo che ama il suo lavoro. Lo ama a tal punto da rinunciare ai giorni di festa, alle vacanze per far felici gli altri con la sua pizza. Non l’ho mai visto arrabbiato quando è accanto al suo forno a legna. Non l’ho mai visto annoiato, stanco.
Impastare, creare fa parte di lui.
Oltre a scegliere una buona farina che sarà la base per un buon prodotto, sa scegliere ingredienti di prima qualità: dalla mozzarella di bufala campana alla provola affumicata, dalla passata di pomodoro ai pomodorini del Vesuvio, dalla zucca nei mesi autunnali alle olive pugliesi, dagli insaccati alle verdure.
L’ingrediente è fondamentale, la farina, l’acqua sono indispensabili per una pizza leggera, digeribile e buona che va fatta lievitare 24 ore.
La pizza di Giovanni Santarpia
Qualche anno fa, dopo aver lavorato in diverse pizzerie italiane, ha scelto di fermarsi in un fazzoletto d’Italia che ci invidiano ovunque. Sto parlando del Chianti. Sto parlando di San Donato in Poggio, un piccolo paesino medievale dove Giovanni ha deciso di fermarsi. Ha scelto di sposare Angela, di avere un bimbo insieme e di chiamarlo Fabrizio. Ha scelto un luogo bucolico, tranquillo, lontano dal clamore della città, ha scelto di far conoscere la sua pizza.
E oggi Giovanni è conosciuto non solo nel Chianti, non solo in Toscana.
Oggi Giovanni organizza corsi sul tema ad italiani e stranieri che hanno voglia di imparare.
Organizza serate a tema con associazioni enogastronomiche e soprattutto investe in quello che è il suo territorio di adozione. In che modo? Utilizzando vini  e olii chiantigiani, formaggi e salumi di piccoli produttori locali.
Per incentivare la zona, per far crescere la terra che l'ha accolto.
Ed è bello per il cliente poter riconoscere negli ingredienti, nell'ambiente, nei sorrisi del personale la voglia di appartenenza, il desiderio di essere legati ad un territorio. E di clienti italiani e stranieri ne passano tanti e tanti fanno molti km per passare una serata in allegria, per bere un buon bicchiere di chianti e assaporare una vera pizza fatta ad arte.
La pizza di Giovanni Santarpia-I fratelli "in pentola" e Giovanni-
Perché? In fondo la pizza è buona ovunque potrebbe pensare qualcuno erroneamente.
E’ la pizza. Quella creata dopo anni e anni di impasti, quella fatta con le farine giuste, con il tempo necessario di lievitazione (24 ore), con l’amore e la dedizione per ogni singolo panetto.
E’ la pizza ripiena di ricotta, è la classica margherita che profuma di casa, è la quattro stagioni con zucca e pancetta, broccoli e salsiccia. E’ una pasta soffice e leggera che non appesantisce, che non stomaca, che mangeresti per ore.
Oggi Giovanni assieme a Luigi gestisce Palazzo Pretorio, un ristorante-pizzeria che è sempre più loro, un luogo dove si respira la voglia di lavorare, il desiderio di trasmettere ai clienti allegria, veracità, semplicità e sapore. E questo, i clienti lo avvertono e lo cercano.
La pizza di Giovanni SantarpiaLa lavorazione
La pizza di Giovanni SantarpiaL'angolo scaramantico...
La pizza di Giovanni SantarpiaLa base della pizza
La pizza di Giovanni SantarpiaLa vera pizza napoletana
La pizza di Giovanni SantarpiaE per finire in dolcezza...pizza con crema alle nocciole
-Potete vedere e conoscere Giovanni anche al Degustibooks a Firenze, dal 25 al 27 Novembre-
per info:
Ristorante Pizzeria Palazzo Pretorio
Via del Giglio 26
San Donato in Poggio (Fi)
055-8072928

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