Scritto da: Luisa Cassarà 28 maggio 2014 in Mangiare e bere Inserisci un commento 24 visite
Sapete da dove vengono gli ingredienti?
La pizza italiana potrebbe non essere così italiana. A sollevare la questione dell’autenticità è la Coldiretti, secondo cui quasi due pizze su tre vengono ottenute da un mix di ingredienti provenienti dall’estero, all’insaputa dei consumatori che credono di mangiare un prodotto 100% made in Italy. Una margherita fatta ad arte sa essere un vero e proprio manifesto di italianità in tutto il mondo e, nonostante le numerose imitazioni, non è facile trovarne una degna di questo nome al di fuori dei confini nazionali. Proprio per questo può essere molto deludente apprendere che la pizza italiana potrebbe aver perso i suoi tratti distintivi, che passano necessariamente dai prodotti del territorio.
Gli ingredienti non italiani della pizza italiana
Come spiegato da Coldiretti, al posto delle classiche mozzarelle, le pizzerie utilizzano sempre più spesso un prodotto che deriva non dal latte, ma da semilavorati industriali – chiamati “cagliate” – che provengono dall’est dell’Europa, oltre a pomodori cinesi o americani, che sostituiscono quelli nostrani, olio d’oliva tunisino o spagnolo (o addirittura olio di semi al posto dell’olio extravergine d’oliva) e, dulcis in fundo, farine francesi, tedesche o ucraine, alla faccia dei campi di grano nazionali. Certo, la maestria del pizzaiolo è tutta italiana, ma forse sarebbe meglio che anche le materie prime lo fossero.
Non sarà necessario avviare una campagna di tutela della pizza italiana, un po’ come si fa con le specie in via d’estinzione? Pensate che soltanto nel 2014 sono stati importati nel nostro Paese 481 chili d’olio d’oliva e sana, più 80 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 105 milioni di chili di concentrato su pomodoro (da Cina e Stati Uniti) e 3,6 miliardi di chili di grano tenero.
Commenta l'articolo pizza italiana ricetta pizza vera pizza italiana