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La posta degli autori solitari – 2

Creato il 19 dicembre 2011 da Camphora @StarbooksIt

Giulio ci scrive: “Ho un’amica che ha autopubblicato il proprio libro. Ha pagato ogni copia 7 euro e la rivende a 23. Perché un autore dovrebbe essere così stupido da pubblicare con voi che non gli offrite alcun margine di guadagno?”
Caro Giulio, prima di tutto dovremmo chiarire una volta per tutte la differenza tra “stampare” e “pubblicare”. A stampare sono buoni tutti, pure la mia vecchia stampante abbandonata in soffitta. Pubblicare, invece, è un’altra cosa. Vuol dire selezionare, correggere, editare, impaginare, anche stampare (ok), distribuire, promuovere. Questo non è garanzia di successo o di guadagno, né per l’autore né per l’editore. Perché prima di tutto ci vanno i (troppo spesso dimenticati) lettori. Non entro nel merito degli amici della tua amica che sicuramente le vogliono bene, ma spendere 23 euro per un libro autopubblicato più che invogliare al self-publishing invoglia ad abbandonare il vizio (già troppo raro) della lettura.


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