La previdenza dei dipendenti pubblici: enti e tipologie di pensione

Creato il 28 giugno 2014 da Robertoborz
 LA PREVIDENZA DEI DIPENDENTI PUBBLICI:
 INPDAP: costituisce l’Ente previdenziale per i pubblici dipendenti e rappresenta il secondo pilastro, dopo l’INPS, del sistema pensionistico italiano. L’attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni, dei trattamenti di fine servizio (indennità premio servizio e indennità di buonuscita) e del trattamento di fine rapporto (TFR).
 L’INPDAP nasce con il D.Lgs. 479/1994 e gestisce una forma previdenziale esclusiva dell’AGO. Nell’INPDAP sono confluiti i seguenti enti previdenziali: Enpas, Inadel, Enpdep e le Casse pensionistiche gestite dagli Istituti di previdenza del Ministero del tesoro (Cpdel, Cps, Cpi, Cpug), vale a dire enti e casse che gestivano le pensioni e le liquidazioni dei dipendenti dello stato e degli enti locali. L’INPDAP svolge, dunque, i compiti di questi enti e ne ha ereditato i rispettivi patrimoni.
SOPPRESSIONE: l’INPDAP è stato soppresso dal 1° gennaio 2012 e le relative funzioni sono attribuite all' INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi. Compresa la riscossione dei contributi previdenziali e il pagamento delle prestazioni pensionistiche (art. 21 L. 214/2011). La Gestione ex INPDAP eroga diverse tipologie di pensioni: quelle dirette (vecchiaia, anzianità, anticipate, inabilità e privilegio) e quelle ai superstiti (indirette e di reversibilità); cura, inoltre, tutte le attività che riguardano il pagamento della pensione (assegno per il nucleo familiare, assistenza fiscale e modello 730, operazione RED).
TIPOLOGIE di PENSIONE: la riforma delle pensioni dal 1995 (L. 335/1995) ha, con la L. 449/1997 e la L. 243/2004, introdotto il sistema di calcolo contributivo delle prestazioni pensionistiche, che sta sostituendo con gradualità quello retributivo. Il sistema è analogo a quello gestito dagli altri enti previdenziali, in particolare l’INPS, per il settore privato.
I lavoratori neoassunti al 1° gennaio 1996 e quelli che optano per il nuovo sistema sono soggetti all’applicazione integrale delle nuove regole di accesso e del metodo di calcolo contributivo. In questo sistema è prevista soltanto la pensione di vecchiaia fino al 31.12.2011.
I lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 sono soggetti al calcolo della pensione con il cosiddetto calcolo misto (retributivo per la parte di pensione relativa alle anzianità maturate prima del 1996, contributivo per quelle maturate successivamente). Per loro è prevista sia la pensione anticipata sia quella di vecchiaia.
I lavoratori con più di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 sono soggetti dal 2012 all’accesso e al calcolo della pensione secondo le regole pro rata contributivo (retributivo fino al 31.12.2011 e contributivo dopo). A loro spettano i trattamenti pensionistici e di vecchiaia e anticipati.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :