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La prima volta è uno scherzo. La seconda volta è ansia da prestazione pura.

Creato il 22 giugno 2011 da Taccodieci @Taccodieci
La prima volta è uno scherzo. La seconda volta è ansia da prestazione pura.Sinceramente non capisco tutte queste paranoie sulla prima volta. La prima volta è un libro dalle pagine bianche, un esperimento, e pertanto vale la regola "comunque vada sarà un successo". Ansia da prestazione ai minimi storici.
Poi capita che il libro che ti sei divertita a scrivere e che hai iniziato solo perchè una sera hai esagerato col mojito lo finisci davvero, per non lasciare nulla di intentato lo mandi ad un tot di case editrici e una ti risponde inviandoti una proposta editoriale niente male. Tu ci pensi un attimo sopra, ma giusto un attimo perchè mica stiamo parlando di una grulla, e poi accetti.
Gli amici, si sa, sono moralmente obbligati ad acquistare il tuo libro e pure a dirti che è bellissimo, fantastico e che non hanno mai letto nulla di più spettacolare, tanto che "piccole donne" sembra una versione annacquata di Cioè. Finiti gli amici, però, il tuo romanzo inizia ad essere acquistato anche da estranei, ovvero da persone che non conosci, che ti mandano email o commenti (vedi la pagina dei commenti) per dirti quanto il tuo romanzo sia stato coinvolgente ed emozionante. Neanche un commento negativo. Magari le persone che trovano il tuo romanzo disgustoso semplicemente non si prendono la briga di dirtelo: mah.
Tutto attorno a te sembra magnifico e ti senti ad un passo dal firmare autografi a fianco della Kinsella a qualche mostra del libro.
Le persone iniziano a conoscerti, il tuo numero di amici su Facebook passa da 50 a 110, i follower del blog aumentano e tu... ricevi email nelle quali ti viene chiesto come cavolo fai ad avere tanti lettori fissi. Ed io che cavolo ne so?
I tuoi amici, i primi ad aver letto il tuo romanzo, ti chiedono a quando il seguito e, dopo un po', ecco che iniziano a farlo anche gli estranei e tu ti senti... beh, ti senti in tutto e per tutto un tantino popolare. Ed è una sensazione tutt'altro che spiacevole perchè ti sembra di avere il mondo in pugno, una volta tanto nella vita.
Così, con rinnovato slancio, ti metti a scrivere il tuo secondogenito.
Ansia da prestazione.
Per il secondo, col cavolo che vale la regola "comunque vada sarà un successo". Col secondo vale la regola "hey, stai bene attenta a cosa combini, perchè la gente si aspetta il seguito del primo, non un surrogato/scarto o un qualcosa che vorrebbe essere ma che non è".
Quando riesco a dimenticare per un attimo quanti lettori stiano aspettando la seconda puntata delle vicende di Alice riesco a scrivere e, alla faccia di quel buzzurro del blocco dello scrittore, filo come un treno e mi cappotto dalle risate tra una cartella e l'altra, come una scema, davanti al monitor. Non immaginate che personaggione vi sto disegnando per questo secondo volume... Un personaggio che nemmeno con diecimila anni di tempo a disposizione riuscireste mai ad indovinare.
Però questo secondo volume sta procedendo più lentamente del primo perchè non posso non fare più attenzione a ciò che scrivo, e più attenzione si traduce in più tempo e meno divertimento. La cosa non mi piace. Non mi piace perchè lo so che dovrei divertirmi, perchè è questo che è piaciuto del mio primo romanzo: il fatto che si legga tra le righe quanto io mi sia divertita a scriverlo.
Il secondo volume è anche atteso dall'editore. Qualche mese fa avrei dato una costola perchè un editore mi chiedesse "allora come siamo messi col secondo volume?" ed in effetti, lasciatemelo dire, è stata un'esperienza di un'emozione sconvolgente. Una volta ho letto una cosa del genere in "on writing" e mi è rimasta impressa un sacco...
A scrivere questo post mi sento infine incredibilmente stupida, perchè sembra che io mi stia lamentando di una cosa bellissima. Lungi da me le lamentele: questo blog nasce anche per raccontare al mondo i traguardi e le piccole tragedie interiori di un'aspirante scrittrice, pertanto vi beccate anche queste.
E tranquilli, che il secondo volume è in lavorazione... Che vi piaccia o no, verrà alla luce.
La Redazione
PS: prossimo giveaway al centesimo follower!

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