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La privatizzazione ast ?….. congelata !!!

Creato il 02 agosto 2012 da Sidast

LA PRIVATIZZAZIONE AST ?….. CONGELATA !!!

 

Con questo caldo tropicale, ci voleva proprio….

 

Sembra, infatti, che l’assorbimento delle tre “partecipate” dell’Azienda Siciliana Trasporti spa (Jonica Trasporti, Ast Avioservizi e Ast Sistemi) , preludio alla “privatizzazione” più o meno selvaggia della Società o la svendita della stessa che naviga in bruttissime acque, sia stata “congelata” in attesa di tempi migliori…

 

Era forte, anzi fortissimo, il “partito della privatizzazione” che vedeva schierati i Consigli di Sorveglianza e di Gestione dell’Azienda, il Direttore Generale, l’Assessore Armao, il Presidente di Confindustria Antonello Montante, il Governatore Raffaele Lombardo che aveva concesso il “via libera” e, udite, perfino un leader sindacale come Amedeo Benigno della Cisl (gli altri si defilavano), che ha auspicato l’arrivo di un ricco imprenditore che rilevasse l’Azienda portando nelle esauste casse dello stesso”denaro fresco”….

 

Guardate invece cosa è successo: la Corte Costituzionale, sulla scia del risultato referendario che ha nettamente bocciato la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali, ha dichiarato “incostituzionali” le leggi varate dal Governo Berlusconi sulle privatizzazioni, i vecchi Consigli di Gestione e di Sorveglianza, in scadenza, si sono rifiutati di avallare una delibera straordinaria di tale portata che avrebbe potuto portare loro conseguenze di natura patrimoniale, i nuovi Consigli (tutti targati MPA) sono in attesa di ricevere istruzioni precise dal proprio “Capo” il quale, dopo che Confindustria gli ha dato del “mafioso” non intenderebbe più dare copertura alla schifosa operazione anche per non fare più il favore al suo massimo Dirigente in Sicilia. Inoltre, un parere sulla fattibilità dell’operazione che richiedeva una “troncante certezza” che la stessa non violasse alcuna legge, ha avuto, invece una troncante bocciatura (Studio Fortuna) giacchè l’assorbimento delle tre partecipate provocherebbe l’assunzione di tutto il personale delle stesse in presenza di una Legge Regionale che vieta all’Ast di procedere a nuove assunzioni. Tale eventualità  determinerebbe un colossale “danno erariale” nei confronti dell’Amministrazione Regionale che la Corte dei Conti potrebbe addebitare ai responsabili del danno. Fra questi, i componenti i due Consigli o il “datore di lavoro” aziendale e cioè il Direttore Generale che già, per certe scelte scellerate, è già stato costretto a rassegnare “responsabilmente” le proprie dimissioni mentre si assiste ad una fuga generalizzata dei Dirigenti Ast che, per non incappare in determinati guai, evitano perfino di proporre la propria candidatura alla ormai vacante carica apicale della Società che sarà costretta, probabilmente, a rivolgersi all’esterno , magari bandendo un “concorso ad evidenza pubblica” per cercare un manager all’altezza della difficile congiuntura societaria ….

 

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