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La Procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati 12 Ufficiali della Marina Militare a causa della morte da esposizione all'amianto di più di 200 marinai

Da Avvdanielaconte
La Procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati 12 Ufficiali della Marina Militare a causa della morte da esposizione all'amianto di più di 200 marinai La Procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati dodici Ufficiali - Capi di Stato Maggiore e altri vertici - della Marina Militare italiana. Le ipotesi di reato sono disastro colposo e omissione dolosa di cautele infortunistiche
Negli anni '80 e '90, infatti, almeno 223 marinai si sono ammalati di mesotelioma pleurico o peritoneale - causati dall'esposizione all'amianto - dopo avere prestato servizio su navi dove era presente il materiale cancerogeno. In quegli anni la pericolosità dell'amianto era già nota.
Le persone decedute erano marinai in carriera o che prestavano servizio di leva - all'epoca era obbligatorio -, svolgendo mansioni di fuochista, motorista, ecc.; queste attività devono essere svolte vicino alla centrale termica, che è isolata dal resto della nave con rivestimenti in amianto
Un caso analogo è quello oggetto dell'inchiesta avviata nel gennaio del 2010 dalla Procura di Padova a seguito della morte di 500 militari che prestavano servizio nelle basi di Monfalcone, La Spezia e Taranto. L'inchiesta della Procura torinese è stata aperta proprio su segnalazione della Procura padovana. Il processo è ancora in corso, ma il Ministero della Difesa ha già pagato a titolo di indennizzo le somme, rispettivamente, di 800.000 e 850.000 Euro ai familiari delle famiglie di un comandante e di un maresciallo.
Il sostituto procuratore Raffaele Guariniello, che coordina l'inchiesta della Procura di Torino, ha ricevuto e continua a ricevere numerose lettere di familiari di vittime da esposizione all'amianto che segnalano casi e chiedono assitenza per ottenere risarcimenti in denaro.
Roma, 24 agosto 2011   Avv. Daniela Conte 
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COMMENTI (1)

Da Paolo54
Inviato il 29 agosto a 23:14
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ma bisogna proprio morire per essere risarciti da questo danno? io sono un sottufficiale MM in pensione colpito da asbestosi pleurica multipla bilaterale cerco di non pensare alle conseguenze della mia malattia e vado avanti con la mia vita promuovendo lo sport nelle scuole primarie...ma un giorno o l'altro la mia malattia esploderà e si trasformerà in mesotelioma pleurico e io sarò condannato allora la mia famiglia dovrà continuare a combattere per far si che gli venga riconosciuta qualcosa...perchè non può essere adesso? perchè io non posso vedere ora realizzare un sogno di un mio figlio una casa! perchè devo aspettare di morire per cui questo avvenga? ho tre figlii già grandi due disoccupati e uno con un lavoro di quelli tiriamo a campare vorrei poterli aiutare prima che non li possa più vedere