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La proteina ciclina D1b stimola la crescita del cancro alla prostata

Creato il 16 gennaio 2013 da Laprostata @espriweb

test di verifica cancro alla prostata La proteina ciclina D1b può stimolare la crescita del cancro alla prostata. Secondo i risultati ottenuti da una recente ricerca, questa proteina può aiutare i medici ad identificare i pazienti maggiormente a rischio di cancro alla prostata aggressivo. I ricercatori hanno scoperto che ciclina D1b attiva l’espressione dei geni che permettono al cancro alla prostata ed alle metastasi di crescere. Uno studio precedente aveva dimostrato che questa proteina è un importante regolatore della crescita cellulare. La sua sovraespressione, quindi, è poi stata collegata allo sviluppo ed alla diffusione del cancro. Sono stati individuati due tipi di questa proteina: ciclina D1a e ciclina D1b. I ricercatori hanno scoperto che sono la seconda collabora con il recettore degli androgeni (AR) per diffondere il cancro alla prostata alle ossa ed agli altri organi. Gli androgeni sono ormoni sessuali maschili ed il testosterone è l’androgeno principale. Le cellule hanno dei recettori sulla loro superficie grazie ai quali ricevono segnali chimici dal corpo che forniscono istruzioni in merito al loro funzionamento. I recettori degli androgeni presenti nelle cellule della prostata seguono le istruzioni del testosterone ed un loro malfunzionamento può stimolare la crescita del cancro. L’espressione della ciclina D1b è maggiore nelle prime fasi della malattia. Questa proteina tende a promuovere in particolare l’espressione di un gene chiamato SNAI2 o Slug, il quale migliora la capacità delle cellule di colonizzare i tessuti molli. Ciò si traduce in una maggiore incidenza delle metastasi nel fegato e nei polmoni. Ciclina D1b e Slug, quindi, potranno probabilmente essere utilizzati come biomarcatori per identificare i pazienti con un aumentato rischio di metastasi. Grazie a loro sarà possibile ridurre drasticamente l’incidenza di questi tumori metastatici letali.


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