Ma Berlusconi non diceva che il mercato dev’essere libero? Gli imprenditori non l’hanno sostenuto per questo, contro le temibili imposizioni della sinistra? Non hanno governato i liberisti in Italia, assieme a nazionalisti e leghisti, tutti partiti tesi a difendere il territorio? Non hanno parlato tanto di meritocrazia, non hanno accusato gli avversari di prendersela con chi ha successo?
E chi ha successo a Drizzona sono i cinesi, che hanno aperto un supermercato. Anche a Cremona spuntano negozi gestiti da cinesi? Non si può? Forza Nuova ha esposto striscioni contro la presunta “invasione” dei cinesi. In un comunicato, pubblicato da Il Giorno, il partito di estrema destra giustifica il proprio gesto affermando che la protesta non contro quel supermercato bensì ha un valore simbolico.
Si capisce l’inquietudine dei commercianti cremonesi, tuttavia da parecchi anni era nota la tendenza degli emigrati cinesi. L’Africa in parte parla già cinesi: la Cina ha rapporti ufficiali intensi con il continente africano da tanti anni. Già da tempo gli ambulanti cinesi sono presenti regolarmente nei mercati settimanali in provincia di Cremona. E si sapeva anche che l’economia locale, come la società, stava cambiando, proprio per l’aumento della presenza di stranieri. E’ sempre un male? E’ necessariamente un male? Forza Nuova accusa le politiche sbagliate di chi ha governato, e si riferisce anche ad “acquisti o affitti di attività in contanti e a prezzo estremamente superiore a quello di mercato”. Ci sono irregolarità? La risposta spetta alle forze dell’ordine.
E i consumatori che cosa ne pensano? Molti italiani e italiane vestono cinese, basta fare una passeggiata a Milano. Bisogna costringere i poveri italiani, colpiti dalle tasse, dalle bastonate di Berlusconi e della Lega, frustati da politiche pericolose per l’Italia (mancanza di scelte per lo sviluppo, per l’innovazione, la ricerca, la scuola, il contrasto alla crisi economica ecc. ecc.), bisogna obbligare gli italiani ad acquistare costosissimi abiti griffati italiani? Le destre estreme si uniranno, si suppone, dato che viviamo in tempo di crisi indotta, in cui i capitali se ne vanno beatamente all’estero e il governo saldamente in mano a potenze economiche che non considerano minimamente il disagio dei cittadini e le povertà che aumentano continuamente. La conflittualità si rinvigorisce si fa strada anche l’ardita ipotesi che la politica del governo Monti e di chi lo sostiene non ci stia per niente aiutando.
Segue il comunicato di Forza Nuova pubblicato dal quotidiano Il Giorno:
0.000000 0.000000“Il nostro non è stato un gesto mirato – hanno sottolineato i militanti in una nota – ma simbolico, per sensibilizzare la cittadinanza sulle deleterie conseguenze indotte dalla sempre più massiccia ed agguerrita presenza di esercizi e negozi di matrice asiatica (cinese) nel nostro territorio, che, in concausa all’imposizioni di un fisco tanto ingiusto quanto vessatorio, ha portato nel corso degli ultimi mesi alla chiusura o ad una significativa riduzione del giro d’affari per diversi esercizi.
E’ ormai sotto gli occhi anche dei più disattenti osservatori che la comunità cinese presente stia allargando la propria influenza creando monopoli anticoncorrenziali, rilevando esercizi commerciali, bar, ristoranti, supermercati e negozi d’abbigliamento. Negli ultimi tempi il fenomeno ha raggiunto dimensioni preoccupanti, soprattutto nelle principali zone commerciali della città, un tempo caratterizzate dalla presenza di boutique e negozi di proprietà locale, gestiti da commercianti e imprenditori del vero Made in Italy che rappresentavano il cuore pulsante di gran parte dell’economia cittadina. Tutte attività, gestite dai cinesi, sono state acquistate o prese in locazione in contanti e a prezzo estremamente superiore a quello di mercato”.