Salve ragazze oggi facciamo una piccola lezioncina sui colori, la loro psicologia e il loro significato, capire meglio ciò che ci comunicano può aiutarci meglio a scegliere quello più adatto a noi.
Il colore è la luce riflessa di un corpo, ed è diversa secondo la lunghezza d’onda delle radiazioni elettromagnetiche. In psicologia ogni colore esprime uno stato d’animo ed influenza la nostra vita più di quanto immaginiamo. Ricordiamo che mentre la chimica studia la pigmentazione e la composizione del colore; la fisica studia la luminosità e la luce; la percezione ne dà la sensazione visiva e si compone di molti elementi neurofisiologici; la psicologia invece studia la sensazione personale, il piacere che il colore dà e che è diversa in ognuno di noi.
A livello psicologico consideriamo i colori primari (blu, rosso, verde e giallo) e i colori ausiliari (viola, marrone, grigio e nero). Il colore diventa una sensazione. La sensazione di un elemento colorato da una luce che lo illumina, ricevuta dall’occhio e comunicata al cervello.
La vita dell'uomo è sempre stata regolata dal ritmo del giorno e della notte, dal buio e dalla luce. In effetti, la luce ci riscalda, mentre il buio tende a rallentare il nostro tono e il flusso circolatorio.
I colori caldi sono quelli della luce: rosso, giallo, arancione; i colori freddi vanno dal viola al verde, al blu. La luce agisce sulla respirazione, è una spinta a vivere, al piacere, all'attività; il buio e la penombra inducono uno stato depressivo, di difesa, di calma.
L'occhio ha bisogno dei colori fondamentali, osserviamo la loro predominanza nelle stagioni:
l’autunno è tutto una frammentazione di viola e di viola marroni; l'inverno di azzurri, la primavera di verdi; l'estate una serie di giallo-arancioni e di rossi.
Blu
E’ il colore della notte, della passività, della quiete. E’ il colore della mediazione, delle sensazioni, del cielo, della trascendenza dell'eterno dell’infinito impenetrabile e misterioso.
Pace, calma, tranquillità, comprensione, tolleranza, energia mentale e profondità di sentimenti, sono rappresentati da questo colore che evoca anche il bisogno di amore, di affetto, di tenerezza. L’archetipo del blu è l’acqua, il mare, ma anche il cielo. Chi lo preferisce desidera situazioni serene, armonia ed intesa profonda nelle relazioni umane.
Il blu chiaro (celeste) è il colore dove la calma è permeata dalla libertà; il blu-rosso esprime l’oggettività con tutta l’eccitazione possibile; il blu-verde esprime rafforzamento dell'autoaffermazione a svantaggio della dedizione.
Giallo
È il colore del giorno della luce, permette l'attività, ma non la impone. Rappresenta la spontaneità, la lucidità di coscienza, l'espansione, l’investigazione, l'ambizione, la curiosità, il nuovo, l'emozionalità legata all’effimero. L'archetipo è la luce, l’infinito e il Sé. Evoca il bisogno di aspirare a qualcosa, il desiderio di liberarsi dai limiti, da tutto ciò che è un ostacolo.
Chi lo rifiuta ha paura della critica, dell’insicurezza. Il giallo-rosso (oro) è legato alla luce solare, al benessere al grano maturo. Il giallo-verde (limone) è un colore quasi freddo dal temperamento collerico.
Verde
E’ il colore della natura, è composto dalla fusione del blu con il giallo. È il colore dell’Io, della vitalità, della speranza, della vita vegetativa, del riposo come energia frenata e incanalata, se controllata esprime la difesa, la tenacia ed evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione. Rappresenta la perseveranza e la fiducia in se stessi. L'archetipo del verde è l'albero. Chi preferisce questo colore afferma energicamente il proprio Io, la propria individualità. Chi lo rifiuta ha paura delle limitazioni, delle imposizioni e delle costrizioni.
Rosso
È un colore stimolante. Rappresenta l’eccitazione, l'operatività, l’energia vitale, il dominio, e il desiderio. Può essere offensivo, trascinante, competitivo. Evoca il bisogno di agire. L'archetipo è il fuoco, l’energia. Chi preferisce questo colore ha il desiderio di ricevere stimolazioni, chi lo rifiuta è perché è già sovraeccitato o perché, al contrario, soffre di mancanza di vitalità.
Il rosso cinabro (colore viola) è legato al fuoco; il rosso carminio (rosso sangue) è legato alla lotta; il rosso porpora alla regalità e all'autorità.
Viola
È il colore della sintesi (rosso=attivo/blu=passivo), dell’androgino. E’ il colore dell'ambivalenza del fascino, della suggestione, della simbiosi, dell'identificazione. La tonalità viola-indaco (carico di rosso) è ancora carica di bruciante energia, di un senso crepuscolare, della sofferenza. La tonalità viola-lilla (carico di chiaro) si avvia a essere il colore dell'equilibrio, dell’autorealizzazione.
Marrone
Si connette alla madre terra, la grande madre (grembo e tomba). È il colore che rappresenta la sensazione applicata ai sensi, ma indica anche le radici, il focolare, un certo tipo di sicurezza.
Grigio
È la terra di nessuno, la neutralità, il confine. È il colore del disinteresse, del rifiuto di tutto ciò che è eccitante; il colore della nebbia (l'archetipo) delle ceneri, dell'essere impersonale che in alcune persone è come una difesa, uno schermo. Nella preferenza c'è il bisogno di difendersi, di rifugiarsi nell'anonimato. Il rifiuto indica una specie di fuga al proprio impegno, al proprio coinvolgimento, l'insofferenza per tutto ciò che può tediare, annoiare.
Nero
E’ l’assenza della luce è il colore del caos, del primitivo della distruzione, della catastrofe. E’ il colore dell'intransigenza, dell'intolleranza, della sventura della morte (lutto/ depressione). Come il Bianco, anche il Nero ha il senso dell'assoluto ed esprime l'archetipo delle tenebre. Nella preferenza si sente il bisogno di esprimere protesta, opposizione, aggressività; nel rifiuto c'è l'insofferenza per qualsiasi rinuncia per tutto ciò che costringe. Scandisce i momenti di passaggio e di trasformazione.
Bianco
La fusione di tutti i colori dello spettro, non contiene alcuna tonalità dominante di altri colori e quindi rappresenta la libertà, la perfezione, l'ascesi. È il colore della trasparenza, dell'illuminazione, della purezza, della nuova vita. Esprime l'archetipo dell'assoluto e della luce. Nella preferenza c'è la voglia di libertà, di scioltezza, di leggerezza e di tensioni verso dimensioni che vanno “oltre”. Nel rifiuto è presente l’ansia nei confronti della trascendenza e la fuga dalla libertà, dalle decisioni, dalla responsabilità verso un processo di crescita interiore.
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