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La ragione di vita

Creato il 14 novembre 2012 da Lanterna
Spesso mi capita di sentire che i figli sono la ragione di vita dei loro genitori. Lo si accetta come un dato di fatto. Ma è davvero così? Ed è davvero così per tutti?
Io amo moltissimo i miei figli, se a uno di loro capitasse qualcosa morirei di dolore, metto i loro bisogni al di sopra di ogni cosa (ho detto "bisogni", eh).
Però, onestamente, non credo che siano la mia ragione di vita. Non l'unica. Così come non lo è il loro papà, anche se lo amo moltissimo.
Credo che la mia ragione di vita sia la mia vita. Tautologico, OK. Ma vero.
Penso di vivere per essere felice, il che ovviamente comporta che chi amo sia sano e felice. Ma comporta anche che io riesca ad avere una qualità di vita decente, un lavoro piacevole, un po' di tempo da passare con gli amici e un po' di tempo per me.
Penso che, se una malattia mi privasse della possibilità di comunicare o di leggere o di scrivere, ne patirei infinitamente, forse quanto patirei per la morte di un mio caro.
Penso che, se la crisi in cui ci troviamo mi impedisse di avere una qualità di vita accettabile, piomberei in una grave depressione.
Penso che sarebbe un durissimo colpo perdere in un botto tutte le persone che mi onorano della loro amicizia, vicina e lontana.
Insomma, pensiamoci davvero prima di ripetere stereotipi: la ragione di vita è, per definizione, una cosa seria.

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