Hunger Games voto 7... Arriva in Italia, dopo il grandissimo successo avuto in America, la nuova scommessa della Warner. Dopo Harry Potter, la grande casa di produzione era alla ricerca di un'altra saga che potesse incassare quanto il maghetto inglese. Ebbene, Hunger Games sembra essere sulla buona strada. Di certo, come trama, qualità e incassi non è ai livelli della saga targata J. K. Rowling, ma il potenziale c'è.
Ad essere sincero, però, mi aspettavo molto più. La critica ha osannato questo film, tanto da considerarlo un capolavoro. Beh, sicuramente è molto suggestivo, e fa riflettere. La storia racconta di uomini potenti che per garantire la pace tra 12 Distretti sorteggiano, ogni anno, 24 ragazzi, una coppia di maschi e femmine provenienti dai propri distretti, per una gara chiamata Hunger Games. Il problema, però, è che questa gara consiste nell'uccidere tutti gli avversari. L'ultimo rimasto vince e porta gloria e onore al proprio distretto. E' questo ciò che devono affrontare i protagonisti di questa storia, interpretati dai bravissimi Lenny Kravitz e Jennifer Lawrence. Le basi per un capolavoro ci sono, il problema è che alla fine non lo è stato. I motivi sono tanti. Il mancato approfondimento degli uomini di potere che hanno schiavizzato il popolo illudendoli con una falsa pace. Una storia d'amore un po forzata e troppo sentimentale. Ma soprattutto uno stile troppo giovanile per un film che dovrebbe essere in realtà molto crudo e complesso. L'errore più grande, appunto, sta nella scelta di puntare ad un pubblico giovane anziché adulto, risultando bello ma sempliciotto. Il film, però, presenta aspetti positivi, come il potere che ha il reality show di manipolare la mente degli uomini (fatto reale), e la presenza di una donna che, nonostante un potere superiore che cerca di rendere gli uomini animali, mantiene la sua umanità.
Va elogiata, infatti, Jennifer Lawrence che dimostra di avere un grandissimo talento, interpretando benissimo il ruolo di un eroina pronta a sacrificarsi per salvare la vita dell'amata sorella.
Come già detto, il potenziale c'è e che il sequel possa essere un capolavoro è possibile. Tutto sta, appunto, a che tipo di pubblico si punterà.
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Frenck Coppola