Kimberly Peirce riporta al cinema una delle storie più terrificanti del cinema e della letteratura horror: Carrie Lo sguardo di satana. La storia tutta al femminile di Carrie White rivive proprio nelle mani di una regista donna che si affida ad una rilettura più fedele al romanzo di King che al film del 1976 di De Palma…

L'elemento che più attira di questo rifacimento è l'incipit del film, che mostra la nascita di Carrie, quando la madre Margaret White la mette al mondo tra atroci sofferenze. Una scena disturbante che presenta il personaggio che fu di Piper Laurie e qui interpretato da Julianne Moore: una madre scellerata perchè ossessionata dalla morale cristiana e dalla oppressiva volontà di Dio. Questo, rispetto al capostipite depalmiano, è un film dalla chiara matrice femminile, in cui viene innalzata la donna come simbolo della vita e della distruzione contemporanemente, luce e oscurità vivono parallele in questa storia. In Carrie di Kimberly Peirce la donna è elevata ad essere superiore nella sua caparbietà, anche quando essa è ostinata osservanza alla religione cristiana. Le donne stringono nel loro pugno gli uomini, che obbediscono ai loro dettami, stanno alle loro regole, in una sorta di rivalsa di genere bianca e nera, oltre che sui maltrattamenti. Infatti è proprio la storia di bullismo il punto fermo di questo universo: il romanzo è trasposto ai giorni nostri, nell'era degli smartphone e dei social network, che creano intorno alla protagonista una rete di maltrattamenti orribili che, uniti alla repressione materna, faranno scoprire a Carrie i suoi poteri telecinetici. Carrie, in un crescendo, mette il naso fuori e inizia a scoprire la vita e prende coscienza del suo corpo. I suoi poteri sono luce e oscurità contemporaneamente e darranno il via alla rivincita degli oppressi che sarà dolorosa e perfida, ma probabilmente gli spettatori non vedranno la protagonista come un mostro, bensì come colei che ha subito atroci sofferenze e dà una lezione agli insensibili.
Ad onor del vero questo remake non ha niente a che spartire con il film del '76 e questo è solo un bene. La regista di Boy's don't cry decide di

Chirurgico
Federica De Masi
Regia: Kimberly Peirce – Cast: Chloë Grace Moretz, Julianne Moore, Gabriella Wilde, Portia Doubleday - Paese: USA – 2013
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