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Hanno voglia a discutere animatamente, analiticamente e profondamente sulla importanza della rete per la crescita dell'informazione nazionale e mondiale, per l'orientamento dell'opinione pubblica e sulla possibilità di far emergere nuovi talenti nel campo dell'informazione, capaci di rinnovare il panorama stantio dei media tradizionali, tutti più o meno assoggettati ai desiderata dei poteri forti, politici o economici che siano.
Se così fosse in questi giorni l'argomento più trattato dai blogger nazionali dovrebbe essere il declassamento del debito pubblico italiano da parte delle tre agenzie di rating, con tutto il corollario di analisi economiche e politiche attorno al difficile momento che stiamo vivendo, magari pure accompagnate da proposte serie e argomentate per superarlo.
Invece no: da un paio di giorni l'argomento che monopolizza le prime pagine di blog e degli aggregatori che ne raccolgono gli articoli è FORZA GNOCCA, ovvero il nome che il presidente del consiglio in carica Silvio Berlusconi avrebbe proposto per il nuovo soggetto politico che dovrebbe succedere a Partito delle libertà (PdL).
Avrebbe proposto e dovrebbe essere, perchè in realtà quella che oggi appare a tutti come una notizia certa e acclarata non lo è per niente, anzi è sicuramente una bufala, ovvero una di quelle dicerie che partite chissà da dove si diffondono rapidamente per ogni anfratto della rete, rafforzandosi ad ogni passaggio e diventando una verità assoluta per l'eternità.
Non c'è dubbio che il personaggio Berlusconi, impelagato ormai da un paio d'anni tra escort e bunga bunga, si presta a lazzi e battute anche molto pesanti, ma vedere come così tanti blogger prendono seriamente la denuncia del "forza gnocca" come presa di posizione politica contro il governo e la sua attività fa cascare le braccia.
Se questa è la maturazione dell'opinione pubblica italiana sui temi della vita politica nazionale e la crescita dell'informazione fornita dall'uso di internet siamo freschi.
Quello che è sicuro è che da nessun blog si osserva la nascita di un nuovo Montanelli o Biagi, giusto per citare i nomi dei due giornalisti di livello superiore più popolari, piuttosto si osservano torme di emuli dei vari comici e presunti satiristi che da qualche anno infestano il paese e che con la scusa di fare i capopopoli, in supplenza di una politica assente, diventano milionari vendendo battute di dubbio gusto.
Il brutto è che oggi anche la maggior parte dei giornalisti professionisti, specialmente quando c'è carenza di verbali giudiziari da pubblicare, cercano il facile rifugio nella presunta satira, segnando la strada per gli emulatori (tra l'altro le condanne e i rinvii a giudizio per diffamazione a carico di Travaglio si sono moltiplicate, dai tempi in cui scrivevo quell'articolo).
Quello che poi fa rimanere addirittura allibiti sono le reazione dei blogger che si vedono i propri post cancellati dagli elenchi degli aggregatori o dalle pagine di siti e forum.
La pretesa di voler aver pubblicato ogni proprio scritto, come se fosse un diritto inalienabile, suona come molto l'arroganza di chi crede di aver diritto a poter tenere qualsiasi comportamento, anche il più scorretto, senza doverne pagar mai pegno, scambiando la libertà con la licenza.
Naturalmente neanche li sfiora il pensiero che gli amministratori dei siti sui quali scrivono devono tutelarsi da azioni legali che potrebbero essere intraprese contro di loro proprio per le intemperanze di qualche pseudo intellettuale rivoluzionario.
Altra ragione del successo dell'argomento "Forza Gnocca" va pure certamente ricercato nel tradizionale detto che tira più un pelo di...gnocca, appunto, che un carro di buoi ed è così molto più facile salire nel numero dei contatti e dei click e sicuramente con meno fatica che occupandosi di tematiche economiche, politiche e sociali, per le quali occorrerebbero uno studio e un'impegno che sembrano ormai valori d'altri tempi.
Altra notizia di gran successo nella blogosfera è infatti la dicesa in campo nell'agone delle elezioni a sindaco di Monza delle due tra le più famose ex pornostar nazionali ormai in disarmo: la già deputata Ilona Staller, in arte Cicciolina, e Milly D'Abbraccio, con l'inevitabile commento che finalmente Berlusconi e la sua Forza Gnocca hanno trovato delle temibili avversarie.
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