Che Silvio Berlusconi abbia il diritto di scendere in campo per la sesta volta è fuori di dubbio. Così rassicuriamo subito il “povero” Luca Bizzarri che di prima mattina su Twitter rivolgeva il suo pensiero commosso all’ex datore di lavoro.
E’ probabile che Berlusconi non si sarebbe presentato con un Matteo Renzi (37 anni) in campo. Però ci sono modi e modi per tornare in campo.
Silvio B. è tornato in modo fragoroso, togliendo la fiducia a un governo, quello di Mario Monti, che ha sbagliato molto ma ha un grande merito: aver messo in sicurezza i conti e aver ridato all’Italia la credibilità internazionale perduta. Chi di finanza capisce sa che spesso l’aspetto psicologico conta quanto quello della condizione reale dell’economia di un paese. E con Monti gli investitori internazionali si sentivano tranquilli.
S. Berlusconi è invece tornato in campo rompendo il fragile equilibro su cui l’Italia si muove in questi mesi. E domani, lunedì 10 dicembre, aspetteremo la reazione dello spread che parte da 330.
Ora Pierluigi Bersani ha l’occasione di segnare a porta vuota, ma deve sperare che Monti non si presenti a capo di una coalizione di centro con Casini e Fini. Altrimenti rischia di vincere a metà, con un Senato di fatto ingestibile come successe a Romano Prodi. Per sperare di governare il Pd deve cercare l’accordo con l’Udc e conquistare la Lombardia, regione decisiva per il Senato.
Ma questa è un’altra storia…