La ricetta consuma-cipolle: il mio sfincione “eretico”

Da Unsoffiodipolveredicannella

Come già detto nel post Merguez aux oignons rouges et câpres, qualche giorno fa (diversi giorni fa, in realtà… quando ho scritto il post ) mi sono ritrovata con una discreta quantità di freschissime cipolle rosse.

Il problema era come consumarle, considerato che crude ad insalata proprio non le mangio -_-’ .

Così ho iniziato a cercare in rete qualche ricetta che facesse al caso mio.

Le opzioni che mi allettavano non erano poi così tante: le Merguez, appunto, ed una focaccia alle cipolle di origine palermitana, lo Sfincione.

Siccome io di questo sfincione ne avevo sentito solo parlare ma mai l’avevo assaggiato, ho chiesto aiuto sui gruppi di cucina che bazzico su FB.

Lo anticipo, perchè non vorrei scatenare guerre sulla fedeltà di questa ricetta all’originale: questa ricetta non è assolutamente l’originale, nè pretende di esserlo… of course !!

Come per tutte le ricette della tradizione, ognuno ha la sua ricetta di famiglia..

E’ un po’ come per Patate riso e cozze, ogni ricetta ed ogni famiglia ha una propria peculiarità.

Anche per questa ci sono delle differenze più o meno sostanziali: c’è chi usa la farina 00, chi la manitoba, chi la semola e chi un po’ di tutto; c’è chi usa la cipolla bianca e chi quella rossa (anche se in uno di questi gruppi mi è stato detto che sarei stata passibile di arresto se avessi appunto usato la cipolla rossa *.* )

Eh vabbè, rischierò … io ho quella da consumare

Devo ringraziare Graziella e Luciana che sono venute in mio soccorso con le loro ricette.

Quindi, partendo dalle loro versioni, ho fatto una sintesi – adattata poi a quello che io avevo a disposizione – ed ecco a voi il risultato

Una focaccia sofficissima… anche il giorno dopo.

Molto leggera nonostante la cipolla: posso dirvi che, io che un minimo di esperienza ce l’ho in quanto spesso preparo il calzone con le sponsali (cipolle lunghe) o con le cipolle dorate, ho trovato questa versione con le cipolle rosse molto molto più delicata.

Ecco quindi Il MIO sfincione  palermitano ”eretico” perchè oltre a tutto quello che ho già spiegato, ho dovuto far fronte anche all’impossibilità di reperire del caciocavallo ragusano, ripiegando così su del normalissimo grana.

IL MIO SFINCIONE

Per la farcia:

4 grosse cipolle (per me rosse – circa 450gr)

200gr di polpa di pomodoro finissima

sale

olio extravergine di oliva

Per l’impasto:

250gr di farina 00

250gr di semola rimacinata

150ml di acqua tiepida

150ml di latte tiepido

1 cucchiano di zucchero

60ml di olio extravergine di oliva

12gr di sale

5gr di lievito di birra disidratato

Ed ancora:

2 o 3 filetti di acciuga o comunque secondo il proprio gusto

origano

pangrattato

caciocavallo ragusano (per me che è impossibile trovarlo, un eretico grana )

Per la farcia:

Preparala con anticipo perchè deve essere fredda.

Sbucciare le cipolle ed affettarle sottilmente, farle poi stufare in una padella con una generosa dose di olio e un po’ di sale.

Non aggiungere acqua, ma cuocere con il coperchio a fuoco basso; la cipolla dovrà diventare morbidissima, senza però prender colore.

L’ultimo quarto d’ora, unire la polpa di pomodoro, salare e portare a cottura.

Tenere da parte e far freddare.

Per l’impasto:

Nella planetaria (o a mano) mescolare la farina e la semola, il lievito e lo zucchero.

Formare la fontana e versare al centro lo zucchero e l’olio, mentre sul bordo il sale.

Iniziare ad impastare, aggiungendo l’acqua ed il latte tiepidi (come al solito aggiungetene poco alla volta così da regolarvi in base al liquido richiesto dalle vostre farine).

Far lievitare l’impasto, al riparo da correnti d’aria fino al raddoppio (almeno un’ora).

Composizione e cottura:

Trascorso il tempo di lievitazione riprendere l’impasto.

Stenderlo delicatamente con le mani in una teglia ben oliata e formare delle fossette con la punta delle dita dove andranno infilati i filetti di acciuga spezzettati.

Distribuire uniformemente il composto di cipolle sulla superficie della focaccia, condire con il caciocavallo (per me grana), l’origano e una spolverata di pangrattato.

Portare il forno alla massima temperatura.

Infornare nella parte medio bassa del forno, per circa 30 minuti (o comunque finchè prende un bel colore dorato).

Far intiepidire lo sfincione prima di servirlo in tranci.

Buon appetito !!


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