Oggi sul corriere potete leggere la risposta della giornalista, ai rilievi fatti dal presidente dell'Idv:
“Contro le calunnie semplicemente la verità”, scrive Antonio Di Pietro sul sito dell’Italia dei valori. “Hanno attribuito quindici appartamenti ai miei figli!”.E poi ci sono le case di proprietà affittate all'Idv. Anche su quello servirebbe una risposta.
Evitando di dire la fonte di quell’affermazione falsa, il gioco riconduce all’inchiesta di Report, nel corso della quale sono stati attribuiti (soltanto) tre appartamenti ai figli più piccoli (uno cointestato a Bergamo e uno a testa a Milano).
Replicare con un falso alle “perle di disinformazione” e “scientifica opera di killeraggio politico” è un po’ come cadere nella casella probabilità del Monopoli. Probabile che l’abbia detto Report, al quale Di Pietro dice di replicare con la “carta che canta” dal suo sito. Appunto, carta canta.
Alleghiamo le visure delle sue proprietà visto che dal sito Idv ne troviamo solo alcune.
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Di Pietro ci tiene a precisare che i suoi appartamenti sono 11 e non 56, “un equivoco che nasce dalla risposta ambigua di Massimo D’andrea, il consulente (di parte) di Elio Veltri nella causa contro Antonio Di Pietro, all’inviata di Report” (Il Fatto Quotidiano, 3 novembre).
Sarebbe stato sufficiente rivedere la puntata “Gli insaziabili” per appurare che l’estensore della perizia (giurata) specifica che tra le proprietà della famiglia Di Pietro ci sono anche i terreni, che hanno un loro valore.