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La rivincita

Creato il 09 aprile 2014 da Ilnazionale @ilNazionale

Chievo Hellas9 APRILE – Dopo la bruciante sconfitta patita nella sfida del 23 novembre, maturata peraltro all’ultimo giro di lancette, nel match di ritorno è arrivata per gli uomini di Mandorlini la tanto desiderata rivincita. I gialloblù scaligeri hanno restituito il favore ai “cugini”, mettendo con questa vittoria anche la fatidica “ciliegina” sulla torta di questo straordinario campionato. La posta in palio della contesa era senza dubbio importante per entrambi i contendenti. Da una parte il Verona, con una posizione di classifica più tranquilla ma intenzionato a regalare un’altra gioia alla propria tifoseria, dall’altra i gialloblù della diga, coinvolti a pieno titolo nella lotta per evitare la retrocessione e quindi obbligati giocoforza a fare punti. Al fischio finale di Tagliavento a festeggiare è stata la squadra del presidente Setti – che per l’occasione ha seguito l’incontro in panchina a stretto contatto con il diesse Sogliano – che ha messo in vetrina una vittoria molto importante, e non solo per la classifica, inguaiando nel contempo la situazione degli uomini di Corini, che dovranno ora vedersela con Livorno e Sassuolo in due sfide ad alta tensione, da “dentro o fuori”. Giusto per sgomberare il campo da errate interpretazioni, preciso tuttavia che la sfida di domenica non è mai stata in discussione e che il Verona ha ampiamente meritato i tre punti. I gialloblù scaligeri, diversamente dalla partita di andata, hanno affrontato gli avversari con la giusta carica agonistica, determinati a “vendicare” la sconfitta del novembre scorso. Dopo un primo tempo quasi di contenimento, nel quale hanno lasciato il pallino del gioco in mano al Chievo, senza peraltro mai rischiare, nella ripresa gli uomini di Mandorlini hanno alzato il ritmo, costruendo alcune nitide palle gol prima di arrivare con Toni alla rete del meritato vantaggio. La copertina della giornata spetta di diritto proprio a Luca Toni, che oltre a siglare la rete della vittoria, ha trovato anche il sedicesimo sigillo stagionale. Una rete che significa il terzo posto nella classifica marcatori del campionato e pone il centravanti gialloblù sul gradino più alto del podio riservato ai goleador gialloblù – per quanto riguarda le reti in serie A – davanti a due mostri sacri come Gianni Bui e Nico Penzo. La stagione del ragazzo di Pavullo nel Frignano inizia ad assumere contorni incredibili, del tutto impensabili sino ad otto mesi fa. Accolto in riva all’Adige con un sottile e forse anche giustificato velo di diffidenza, la punta gialloblù, alla soglia delle 37 primavere – è nato infatti il 26 maggio 1977 – è andata oltre ogni più rosea aspettativa, disputando forse una delle migliori stagioni della sua pluridecorata carriera, tanto da meritarsi la candidatura ad una chiamata di Prandelli per la spedizione mondiale in Brasile. In chiusura ritorno sulla spiacevole diatriba del caro biglietti operato dal Chievo, che tanto ha animato, forse troppo, la vigilia di questo derby. Da una parte il diritto del presidente Campedelli di decidere un imprevisto, e a mio modo di vedere esagerato, innalzamento del prezzo del tagliando d’ingresso – la partita con il Verona è stata considerata la top per eccellenza – e dall’altra l’altrettanto sacrosanto diritto dei tifosi scaligeri di scegliere di rimanere fuori dai cancelli del Bentegodi. Sicuramente una polemica dai toni forse eccessivi anche se resta il fatto che da qualunque parte la si voglia guardare, assistere ad un derby con gli spalti mezzi vuoti – i presenti non superavano le 10.000 unità – non è stato certo un grande spettacolo. In ogni caso, come erano soliti ripetere i primi telecronisti di Telepiù, giudicate voi…..

Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi

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