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La rivincita della casta

Creato il 13 gennaio 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

La rivincita della castaLa notizia del giorno è legata alla vicenda Cosentino e la televisione ne ha fatto l’argomento principe. Tg la 7, Otto e mezzo e Piazza Pulita hanno dedicato il loro spazio informativo al confronto legato alla notizia che la Camera a scrutinio segreto ha respinto la richiesta di autorizzazione all’arresto nei confronti del deputato del Pdl ed ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, indagato per associazione mafiosa.

La rivincita della casta
Ancora una volta ha vinto un membro della casta che è stato salvato e così  il deputato che secondo il boss pentito Carmine Schiavone punto di riferimento politico dei Casalesi continuerà ad essere il coordinatore Pdl per la Campania, anche se lo stesso Cosentino ha annunciato le sue intenzioni a dimettersi.  Ambigua libertà di coscienza politica, palese negazione del principio di uguaglianza e non solo, anche gli applausi e le esultazioni, buttate sfacciatamente in faccia agli spettatori.  La  gioia espressa dai deputati del Pdl subito dopo aver appreso il risultato della votazione. Baci e abbracci per il loro amico-collega che si dice “vittima di trattamento ingiusto e di un’aggressione politica e in parte giudiziaria”. Poi ringrazia il Parlamento. I politici hanno perso ancora una volta l’occasione per rivalutarsi difronte all’opinione pubblica. ” La componente politica è fortissima – dichiara Massimo Franco, ospite dalla Gruber –  c’è stata l’oscillazione della Lega ma il rapporto Bossi-Berlusconi è fatto da una comunanza di interessi, dunque è una vittoria di Berlusconi”. “Berlusconi ha salvato uno dei suoi” aggiunge il prof. Stefano Rogotà.

La rivincita della casta
Insomma le cose non cambiano o comunque non si vogliono cambiare. Si è giocata una partita politica e non c’è dubbio che il vincitore sia Berlusconi. Lo scontro politico è ancora aperto e dobbiamo continuare ad aspettarci che condizioni la linea guida del Parlamento. Ancora una volta la giustizia, i magistrati napoletani che hanno indagato escono sconfitti. La classe dirigente è tornata a dividersi come in passato e l’illusione di una ritrovata compattezza per il bene comune è sfumata. Siamo tornati alla vecchia maniera. L’asse Bossi-Berlusconi come ai bei tempi, quei tempi che gli italiani pensavano di essersi lasciati alle spalle.  La Casta Politica  salva ancora   il “collega” di turno per il quale non si potrà procedere penalmente, almeno finchè ricoprirà il suo ruolo istituzionale.

E’ inquietante come questi politici si allontanino sempre più dalla persone comuni che però stanno continuamente accorgendosi delle furberie adottate dalle forze politiche che perseverano nella loro contraddizione.

La rivincita della casta
Un sistema politico corrotto che salva uno della  casta mentre il cittadino comune spesso non ha neppure i mezzi per difendersi. Se questa è democrazia.  I tanti cittadini che si aspettavano giustizia sono stati ancora una volta beffati.  La disuguaglianza è forte e siamo ancora una volta in bilico perché la casta è ostile a cambiare il suo enorme potere.  Gli intoccabili vogliono restare tali e  Cosentino potrà ancora una volta nascondersi dietro l’impunità parlamentare. Un altro punto a favore della Camorra.


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