In Botswana, in questo momento, c’è un monipolo di zoologi piuttosto perplessi davanti ad un branco di leoni in piena crisi sociale.
Un’ondata di femminismo sembra aver travolto le leonesse di una riserva naturale in Botswana. Improvvisamente, si sono rese conto che il “Re della foresta” oltre a dormire e tenere lontane le mosche fa veramente pochino, mentre l’incombenza di allevare i piccoli e procacciare il cibo per tutti è qualcosa cui loro esclusivamente sono deputate. Ore e ore a cacciare sotto il sole cocente, piccoli da sfamare e quando il meritato riposo?
Qualcosa deve aver innescato un meccanismo di protesta, perché pare che queste leonesse siano arrivate ad avvalersi di sistemi di protesta vagamente sessantottini per raggiungere la parità dei diritti. Come le femministe di una volta facevano lo sciopero della ceretta, infatti, queste leonesse si sono lasciate crescere…la criniera! Sì, esatto, leonesse con la criniera per far capire ai loro re leoni che sono in grado di fare tutto, ma proprio tutto quello che fanno loro e anche molto di più! Altro che l’anomalia genetica paventata dagli zoologi (sicuramente uomini!) che si stanno occupando della vicenda, qui c’è da valutare l’ipotesi di una lotta per i pari diritti!
Pare che la mutazione sia tale per cui queste leonesse vengono trattate in tutto e per tutto come i maschi e finalmente basta lavorare il doppio per mangiare la metà! Andrà a finire che tra un po’ i maschi dovranno fare da “mammi” e procurarsi da mangiare da soli.
Sperando che la nuova, improvvisa libertà non dia loro alla testa, non resta che fare il tifo per le leonesse femmiste (di cui vediamo un esemplare nella foto)!