La Roux, vintage-estiva con l’album “Trouble in Paradise”

Da un po’ di anni a questa parte latitano le hit dell’estate. Se i tormentoni anni 2000 di Paola&Chiara sono solo un ricordo, e l’ultimo è stato waka waka di Shakira (nel 2010), nessun altro artista è riuscito in poco meno di un lustro a sfornare un pezzo che, giocoforza, martellasse alla radio e facesse da colonna sonora sotto l’ombrellone. Se siete alla ricerca quantomeno del ritmo giusto per la vostra tintarella, la risposta arriva da La Roux. La rossa della musica infatti è ritornata con Trouble in Paradise, secondo album da studio che, sin dalla copertina, dai colori sgargianti e psichedelici, e ambientazione da spiaggia, si propone come la risposta alla musica dell’estate 2014. Con questo lavoro la cantante britannica, all’anagrafe Elly Jackson, supera il panico del foglio bianco, ritornando con un disco pieno di energia, a cominciare da Uplight downtown, primo singolo ufficiale che ne ha anticipato l’uscita lo scorso maggio. Dopo due pre-order single, Let me down gently (poi singolo) e Tropical Cancher (che si confermano tra i brani più orecchiabili), il disco è finalmente arrivato sugli scaffali e store digitali. Nove tracce, che ne fanno quasi più un extended play che disco vero e proprio, per quaranta minuti di musica, di cui la cantante è anche autrice, influenzata soprattutto da quell’elettronica che finora ha caratterizzato anche i suoi lavori precedenti. Un sinto-pop un po’ vintage, che si rifà a quella disco-elettronica che tanto ha fatto il successo dei Daft Punk lo scorso anno, con un sound anni ’70, come Sexotheque (tra i pezzi migliori del disco) e Cruel Sexuality.